Sei consiglieri comunali di Galatina e Soleto chiedono l’automatica decadenza dalla preassegnazione e dall’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto per la produzione di biometano da 40.000 tn. di rifiuti.
Galatina-Soleto – Dieci consiglieri comunali di minoranza, sei di Galatina e quattro di Soleto, di cui riporteremo a seguire le dichiarazioni di alcuni di essi, hanno inviato una nota al Presidente del Consiglio di Amministrazione e dei Revisori Contabili dell”ASI , l’area di sviluppo industriale di Galatina e Soleto, contenente delle osservazioni in merito alla Delibera del Consiglio di Amministrazione del 12 dicembre del 2023.
La Delibera aveva per oggetto la localizzazione finalizzata alla preassegnazione e successiva assegnazione definitiva alla ditta Forenergy di lotti urbanistici per la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica per il trattamento di rifiuti speciali per la produzione di biometano.
Come si suol dire, spesso vale più un cavillo che cento cavalli. E questa ne è la prova. Uno studio approfondito del carteggio relativo alla procedura di autorizzazione ha permesso la scoperta del “cavillo”. Era nascosto tra le righe della Delibera del Consiglio di Amministrazione dell’ASI che a pagina n.2 all’ ottavo capoverso così recitava: “(…) Di stabilire il prezzo di cessione definitivo in € 14,00 (il mq. n.d.r.) e quindi stabilire in 581.417 oltre IVA di cui il 50% (da versare) alla sottoscrizione dell’allegato al RGS che avverrà con la comunicazione di avvenuto rilascio dei relativi nullaosta e comunqe entro n. 06 mesi dalla presente autorizzazione come richiesto in ultima istanza dalla Ditta Forenergy Srl pena la decadenza automatica dalla preassegnazione“.
Eccolo là il cavillo di cui parlavamo prima: “Entro sei mesi dalla presente autorizzazione”. L’autorizzazione in oggetto è datata 12 dicembre 2023 e di mesi ne son passati circa 11. I termini per la preassegnazione dei lotti di terreno è quindi ampiamente scaduta facendo venire meno il diritto. Niente terreni e, per il momento, niente realizzazione dell’opificio.
I dieci consiglieri firmatari della nota, nel chiedere la presa d’atto dell’automatica decadenza dalla preassegnazione, “chiedono inoltre che venga valutata la possibilità di non procedere con “celerità” a deliberare ulteriore nuova preassegnazione fino a che le comunità di Galatina e Soleto non abbiano compiuto un democratico coinvolgimento dei cittadini, delle associazioni e degli altri eventuali stakeholders”.
I commenti dei consiglieri comunali Sandra Antonica (Capogruppo consiliare PD Galatina), Loredana Tundo (Capogruppo consiliare Lista “CON” – Galatina), Gabriele Miceli ( Capogruppo consiglieri di minoranza Soleto).
Sandra Antonica: “In ordine alla vicenda Forenergy il principale protagonista è il silenzio di chi doveva e poteva intervenire.Che il silenzio sia colpevole e’ un fatto indiscutibile. Che sia colpevole di subordinata ignavia o di inconsapevole superficialità non sta a me giudicare. Secondo me il Sindaco di Galatina doveva essere informato. Di tutto. Ma tant’è. E non entro nelle considerazioni che ha fatto o che vorrà fare in ordine al rapporto con chi nella sua maggioranza non poteva non sapere. Nel silenzio assordante della Politica intanto l’ASI aveva assegnato i lotti e si era aperta la conferenza dei servizi. Ad un certo punto bisogna però agire e metterci la faccia. Questo abbiamo deciso di fare. E siamo la rappresentanza di un terzo dei due consigli comunali. Abbiamo avvisato la conferenza dei servizi che la preassegnazione dei lotti in zona industriale è abbondantemente decaduta e all’ASI di aspettare, prima e semmai di riassegnare i lotti a Forenergy, che la politica faccia le dovute riflessioni in un consiglio aperto in cui ci auguriamo che si prendano decisioni unanimi e ferme come fu , anche allora su sollecitazioni della minoranza e delle associazioni, per Entosal. Perché se è vero come è vero che il ciclo dei rifiuti va chiuso, personalmente ritengo che non possiamo permettere che si determini ulteriore debito pubblico in arricchimento privato”.
Loredana Tundo: “Non siamo pregiudizialmente contrari all’installazione di un impianto per la produzione di energia pulita tramite il sistema della digestione anaerobica dei rifiuti. Pur tuttavia riteniamo che l’ASI abbia fatto un passo in avanti troppo autonomo e sbrigativo, senza aver cioè inteso ascoltare i territori interessati (che non può essere solo il comune di Soleto, inteso come Ente), le associazioni di categoria e gli umori della sua gente. Ecco cosa chiediamo all’ASI con questa nostra iniziativa: di fermarsi un attimo e di ragionare insieme, consapevoli che il ciclo dei rifiuti vada chiuso e che lo stesso non possa essere chiuso né con l’incenerimento né con il trasporto fuori regione o peggio attraverso il protrarsi dell’utilizzo delle discariche il cui percolato finisce in falda acquifera da troppo tempo. Chiediamo di fermarci un attimo, di non inseguire gli interessi, pur legittimi, di chi sta cercando di fare business sulla questione, e costruire un percorso condiviso al termine del quale porti tutti a fare la scelta giusta per il nostro territorio e per i suoi cittadini, di oggi e di domani”.
Gabriele Miceli: “Non siamo distratti, progetti simili richiedono la massima attenzione e condivisione tra comunità locali. Il dibattito deve essere quanto più ampio possibile, dove ognuno può e deve fare la sua parte. Progetti del genere non richiedono celerità, ma programmazione in modo da discutere tutti insieme sulle reali opportunità e soprattutto su alternative più sostenibili”.