Cronaca/di Lorenzo Siciliano consigliere comunale capogruppo PD

Dal 10 Settembre scorso è stata assegnata la gestione dell’appalto sull’assistenza domiciliare socio-assistenziale (SAD), a seguito della pubblicazione del bando redatto dall’ambito territoriale di zona, di cui Nardò è Comune capofila.

Il bando stabiliva, tra le altre, il budget a disposizione di questo servizio fondamentale per i cittadini che versano in condizioni di fragilità e che necessitano di assistenza da parte di operatori socio sanitari: € 465.850

Con 465.850 per un anno e 4 mesi, l’ambito ha consentito alla cooperativa che si è aggiudicata il servizio di assumere 17 operatori socio sanitari ed un coordinatore. Già prima di quest’ultima aggiudicazione del servizio, l’assistenza socio-assistenziale viveva una condizione precaria, tale da non consentire il soddisfacimento di tutte le richieste delle famiglie che ne hanno diritto per via dell’inadeguata assegnazione dei fondi necessari.

Oggi questo annoso problema si ripropone prepotentemente, con una lista di attesa di richiedenti il servizio di SAD che supera le 40 famiglie e gli operatori socio sanitari assunti che lavorano part-time, alcuni dei quali a pochissime ore settimanali, impossibilitati a prestare il proprio servizio per ulteriori utenti per via delle scarse risorse assegnate dal bando e dal relativo disciplinare di gara. Si ha, quindi, una situazione in cui i lavoratori guadagnano la metà dello stipendio che potrebbero e dovrebbero avere se il loro contratto fosse a tempo pieno e le persone bisognose del servizio socio-assistenziale in lista d’attesa senza alcuna certezza.

Per queste ragioni nella giornata di oggi ho presentato un’interrogazione consiliare per chiedere conto all’assessore ai servizi sociali dei motivi che hanno portato l’ambito di zona a non destinare ulteriori risorse al servizio SAD e, soprattutto, perché il nostro Comune, facendosi promotore di un’azione finalmente positiva, da far seguire agli altri Comuni dell’ambito, non interviene con risorse di bilancio per implementare il budget messo a disposizione del servizio socio-assistenziale considerate le evidentissime criticità vissute dai cittadini richiedenti e dai lavoratori.

Spero che a questa mia interrogazione vi sia una risposta concreta e non le solite chiacchiere o i puntuali scarica barili, nell’interesse delle famiglie neretine e degli operatori che lavorano per questo importante servizio.