Africa ed Asia i continenti con maggior rappresentanza. Il Boom è nel Sud.

donna-bianco-56Cronaca/di Redazione

Quasi un imprenditore (il 46,8%) su due è nato all’estero nel commercio al dettaglio su area pubblica. Un dato in crescita del 4,6% rispetto al 2011. Una ‘deitalianizzazione’ che non ha pari in alcun altro comparto della nostra economia e che sta profondamente cambiando la natura del commercio su area pubblica.

Il contributo degli imprenditori nati all’estero è stato fondamentale per permettere al settore di crescere anche durante la crisi: nel biennio 2012-2013, il peggiore della recessione, il commercio su area pubblica è stata l’unica tipologia del commercio a registrare un saldo tra aperture e chiusure di imprese positivo per 6.803 imprese.

E’ questa la fotografia scattata da “Piazza affari”. Il Boom di stranieri è soprattutto a sud.

Le iscrizioni adducibili a stranieri, negli ultimi due anni, sono state 18.775, quasi il 70% del totale delle nuove attività avviate nel settore. La componente estera è concentrata su poche provenienze geografiche, per lo più collocabili in Africa e in Asia, e nel suo complesso lascia ben poco spazio all’iniziativa imprenditoriale delle donne. Gli imprenditori stranieri sono attivi soprattutto al sud: qui la percentuale di imprese gestite da una persona nata all’estero passa dal 46,8% nazionale al 49,3%.