La Caritas denuncia e cerca di aiutare ma da sola non può farcela

laboratorioCronaca/Lecce/di Redazione

Sta aumentando anche il numero di meridionali e salentini a cui fanno gola 1.200 euro a settimana che si possono ottenere. C’è anche chi prende 600 euro per due giorni di “lavoro”. Si arriva a 4000 franchi per due settimane. Soldi facili, che nei momenti di disperazione, fanno mettere in secondo piano gli eventuali guai per la propria salute.

Andrea è un salentino, i suoi genitori son malati di cancro hanno una pensione di invalidità che non può sopportare i costi di una vita difficile tra ospedali, medicine e 14 operazioni. Andrea non trovando lavoro ha deciso di andare in Svizzera a fare la cavia umana per una potente industria farmaceutica. Nel Canon Ticino si può fare.

E non è il primo salentino a farlo: ce ne sono molti altri, ma non lo fanno sapere. Per le cliniche svizzere è un business molto redditizio. Le case farmaceutiche pagano cifre da capogiro per l’ultima fase di test sui farmaci da immettere in commercio.

Il 95 per cento dei pazienti è italiano, il resto sono stranieri che vivono in Italia. Ecco perché le uniche tre cliniche che offrono questo genere di studi si trovano in un raggio di 30 chilometri dal confine e il personale medico è composto da soli italiani. E’ una delle tante storie di povertà che vivono alcune famiglie salentine. La Caritas sta cercando di aiutare Andrea.