L’Associazione risponde alle accuse e chiede verifiche
Cronaca/Galatina/ di Redazione
Dopo le lamentele di alcuni commercianti sui disagi provocati dai randagi nel centro città ed in risposta ad una nota ricevuta dal dipartimento della Polizia Municipale, l’ENPA risponde e contrattacca.
“ Non si tratta di mute di cani randagi- afferma nella nota- bensì di cani regolarmente accalappiati, microchippati, sterilizzati e reimmessi sul territorio perché innocui e del cui mantenimento si occupano molti cittadini che hanno la propria attività nel centro”
Sarebbero, secondo quanto affermato dalla dott. Maria Rosaria Pascali, presidente dell’ENPA di Galatina, gli stessi avventori delle stesse attività, i cui proprietari si lamentano, che attirerebbero uno o al massimo due randagi nei pressi del locale, senza che gli stessi vi entrino, dando loro del cibo.
Sulla vicenda sanitaria vien fatto rilevare che “sembra quanto meno anomalo appellarsi alle norme di tutela igienico sanitaria per quanto concerne un’attività che per i modi ed il luogo dove avviene la somministrazione ne è di per se carente”
“ In ogni caso- prosegue la nota- quando si parla di cani che urinano sulle pareti o presso i tavoli essendo strada pubblica e non esistendo divieto per cani, neppure per quelli da padrone, di svolgere i propri bisogni bisognerebbe che fosse lo stesso gestore a prendere adeguati provvedimenti per isolare il proprio spazio”.
Infine l’ENPA chiede che vengano effettuate delle verifiche se gli esercenti di cui in questione abbiano l’autorizzazione sanitaria alla somministrazione di cibi e bevande all’esterno del locale “visto l’elevato grado di inquinamento dei gas di scarico delle auto che circolano in Piazza Alighieri”. Di verificare se “sia consono ad una corretta situazione igienico sanitaria il deposito di contenitori della spazzatura all’esterno dei locali dove siedono i clienti per consumare i pasti” ed infine che sia anche verificato “lo spazio effettivamente occupato all’esterno che sembrerebbe maggiore del consentito visto che non permette il transito di carrozzine e sedie a rotelle.