Cronaca/Politica/di Giuseppe De Paolis MRS Galatina

Siamo all’epilogo atteso da tempo: l’ospedale di Galatina diventa ospedale Covid. Se da una parte questo è un atto dovuto e dettato dall’emergenza , dall’altro si apre uno scenario preoccupante con ripercussioni importanti sul territorio.

Lasciando da parte polemiche e rivendicazioni è necessaria un’analisi dettagliata della situazione , poiché l’ospedale di Galatina abbraccia un bacino di utenza di circa 60000 abitanti , che perdono così un punto di riferimento importante, impossibilitati ad usufruire delle prestazioni anche del
pronto soccorso, che rimarrebbe dedicato alle urgenze e come punto di smistamento, ma in realtà sarebbe inutilizzato perché nell’immaginario collettivo chi ricorrerebbe alle cure di un pronto soccorso di un ospedale covid?

In virtu’ di ciò l’intera area che comprende almeno 7/8 comuni rimane completamente scoperta. L’aspetto più drammatico di questa vicenda è rappresentato dal disagio arrecato ai pazienti
cronici (diabetici, coronaropatici e pazienti neurologici cronici), che perdono un ulteriore punto di riferimento, senza avere adeguate alternative di assistenza sul territorio, in quanto il Poliambulatorio di Galatina non è stato adeguatamente potenziato per garantire un’assistenza alternativa.

D’altronde anche Cittadinanza attiva già’ da tempo denuncia le disfunzioni dei poliambulatori salentini (liste d’attesa lunghe e visite di controllo continuamente rimandate).
Questa situazione si ripercuoterebbe negativamente sulla salute dei cittadini anziani, disabili e sofferenti di patologie croniche con un peggioramento di tali patologie ed un conseguente aggravio della spesa pubblica.

Di conseguenza si manderebbe in fumo quanto creato in decenni di assistenza sanitaria in termini di
prevenzione delle patologie cardiovascolari, in pratica torneremmo indietro di circa trent’anni.
Sentiamo il dovere civile di scendere in campo in questo momento critico per far sentire la voce del disagio popolare , ormai completamente inascoltata da istituzioni nazionali , regionali e locali sorde e lontane da chi combatte tutti i giorni col dolore e la malattia.

Pertanto chiediamo al Presidente della Regione dove sono finite le promesse elettorali di potenziamento
dell’ospedale di Galatina?
E a tutti i suoi sostenitori, che osteggiavano con veemenza le nostre denunce in campagna elettorale,
chiediamo perché si sono resi latitanti?
In conclusione chiediamo al direttore generale dell’ASL di Lecce di intervenire con la massima urgenza per provvedere tempestivamente al potenziamento del Poliambulatorio di Galatina ed approntare servizi di assistenza anche domiciliare ( come previsto dal piano di cronicità nazionale) adeguarti a tutti i pazienti cronici.
Infine una domanda sorge spontanea : l’amministrazione comunale di Galatina dov’è? NON PERVENUTA