Cronaca/di Coldiretti Puglia
Levata di scudi di Coldiretti Puglia che scrive al Ministro dell’Agricoltura Bellanova e al presidente della Regione Puglia Emiliano, in qualità di
coordinatore degli assessori all’Agricoltura in Conferenza Stato – Regioni, per denunciare quanto la legge approvata dalla Regione Abruzzo il 6 aprile scorso in piena emergenza Covid-19 di fatto metta a rischio la pratica storica e tradizionale della transumanza, dichiarata patrimonio dell’Umanità dal Comitato intergovernativo dell’Unesco a dicembre 2019.
“La Legge regionale dell’Abruzzo, che non ha alcun collegamento con l’emergenza epidemiologica COVID-19 così come invece dichiarato, entra nel merito dell’utilizzo degli usi civici, facendo saltare regole condivise che hanno garantito fino ad oggi la storica pratica della transumanza. La loro applicazione rischia di mettere a rischio, se non addirittura di vietare l’attività agro-pastorale legata alla tradizione della Transumanza con lo spostamento in estate delle greggi dalle regioni contigue all’Abruzzo, come la Puglia”, denuncia Coldiretti Puglia.
La pratica della transumanza tra le regioni Puglia e Abruzzo, sino agli anni ’60, contemplava – spiega Coldiretti Puglia – lo spostamento di un numero di ovini ingentissimo, quasi un milione di capi e di altrettante mandrie di vacche. Sono tangibile testimonianza oggi di questa ultrasecolare pratica i Tratturi, le antiche vie erbose di collegamento tra Puglia e Abruzzo, come il Regio Tratturo che, lungo ben 244 chilometri, collega L’Aquila con Foggia, insiste Coldiretti Puglia.
“La normativa abruzzese del 6 aprile pone criteri di accesso all’uso dei fondi attraverso l’istituto degli usi civici, non solo irrazionali ed immotivati, ma soprattutto discriminatori, chiudendo di fatto alle altre regioni, violando palesemente i dettami Comunitari e Nazionali, oltre che creare turbativa e grande preoccupazione per gli operatori zootecnici interessati”, incalza il delegato confederale di Coldiretti Foggia, Pietro Piccioni.
Pertanto, Coldiretti Puglia, a tutela dei numerosi allevatori che praticano la transumanza, che non è solo storica ma ha un notevole impatto socio economico e ambientale per la Puglia e per le regioni limitrofe, chiede che nelle sedi istituzionali si proceda ad un attento esame circa la legittimità del procedimento adottato dalla Regione Abruzzo.