Trattasi nella loro maggioranza di reperti archeologici di epoca romana rinvenuti durante l’aratura dei campi di proprietà dei fratelli Giannini.
Galatina – E’ stato accettato dalla Giunta Comunale con propria delibera l’ intento dei sigg.ri prof. Pietro Antonio Giannini e dott. Luigi Donato Giannini di donare al Museo Comunale Pietro Cavoti la collezione di materiale di interesse archeologico di cui sono depositari.
Tale raccolta contiene oggetti e una quantità notevole di frammenti metallici, ceramici di vari periodi, soprattutto di epoca romana, ritrovati nel corso degli anni, a seguito di interventi periodici di aratura del terreno di loro proprietà, in contrada San Vito-Pisanello del Comune di Galatina che in Cda Viuleddha in agro di Soleto.
I reperti più significativi sono stati a suo tempo classificati, fotografati e pubblicati nel volume “Galatina, storia e arte” di Mons. Antonio Antonaci. Al fine di attivare l’iter procedurale per l’acquisizione di tale donazione, la Direzione dei Servizi Museali ha provveduto a informare la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Lecce, nonché la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia di Taranto per quanto di loro competenza.
Quanto nei desideri dei sigg.ri Giannini è stato come già detto accettato dalla Giunta Comunale in quanto il Museo Pietro Cavoti prevede all’interno della propria missione istituzionale l’acquisizione, per dono o a titolo oneroso, la conservazione e la valorizzazione di opere d’arte e di testimonianze archeologiche ritrovate nel nostro territorio, con particolare riferimento a quelle che possono arricchire le raccolte museali.