I piatti poveri della tradizione culinaria salentina allieteranno le serate
Andrano – I piatti della tradizione protagonisti assoluti della <<Sagra dell’Arte culinaria salentina>>. Torna il 19 e 20 agosto prossimo la manifestazione organizzata dall’associazione <<Ariantica>>: due giorni tra buoni cucina, mostre e mercatini, visite guidate e musica popolare. Giunto alla XIX°edizione, l’appuntamento andranese rientra da anni nel cartellone delle <<Sagre del Capo di Leuca>>. Tutto il paese, con le massaie depositarie delle ricette tradizionali della cucina tipica, si muove per accogliere visitatori, turisti e vacanzieri che prendono d’assalto il centro storico di Andrano. Passeggiando tra i numerosi stand sistemati nella centralissima Piazza Unicef, si potranno gustare le pietanze tipiche del Salento contadino. Piatti poveri come la marenna, miscuglio gustoso di legumi, verdure di campagna e pane fritto, la massa di San Giuseppe, il piatto tipico della festa del 19 marzo. E ancora, gli antipasti di peperoni, melanzane e rape, lu ranu stumpatu, chicchi di grano preparati nei modi più svariati, le coculeddhe, polpette di farina e uovo cotte in brodo. Immancabile la degustazione della pasta fatta a casa, sagne torte e maccarruni, preparata con il solo utilizzo di farina e acqua, e delle pittule, pastella di farina, lievito e acqua fritta nell’olio di oliva. Le grandi grigliate di carne e i gustosi pezzetti saranno innaffiati dal vino. E a fine cena, si potranno degustare il gelato artigianale, la frutta e il limoncello preparato in casa. In occasione della due giorni dell’<<Arte culinaria salentina>>, Piazza Castello ospiterà la fiera dell’artigianato locale, mentre si potrà visitare, accompagnati da guide esperte, l’antico maniero appartenuto sino alla metà del secolo scorso ai principi Caracciolo, l’antica chiesa del XVIII secolo dedicata al patrono Sant’Andrea e il convento dei padri Domenicani.
Ad accompagnare la manifestazione la musica popolare, tra i ritmi indiavolati della pizzica e delle canzoni contadine. Attesissimo, al solito, il concerto finale di Ariantica. Il ricavato della festa sarà utilizzato per finalità sociali e progetti sul territorio. Nella due giorni di festa servizio di visite guidate nel castello.
Fondato nel V secolo dopo Cristo sulle rovine del Casale Cellino, Andrano ha avuto numerosi feudatari, dagli Hugot agli Spinola. Tra gli edifici storici di maggiore pregio, il castello, ricco di saloni al primo piano e oggi di proprietà comunale, la chiesa dedicata al Santo Padrono, il pescatore Andrea, e il convento eretto dal 1561 in onore di San Domenico che conserva al suo interno la tomba di Antonio Saraceno, nobile andranese che partecipò alla difesa di Otranto dall’assedio degli Ottomani.