Il Gal Terre del Primitivo guarda con fiducia alle opportunità del Psr in questo momento difficile.
Cronaca/di Gal Terre del Primitivo
Attività agricole, della ristorazione e del turismo destinatarie di finanziamenti mirati che, in questo momento difficile, possono rappresentare un aiuto concreto.
«Interventi – spiega il Gal Terre del Primitivo- che rappresentano un sostegno nell’attesa di superare questa fase di semi lockdown che sta penalizzando soprattutto alcuni comparti». A breve, infatti, partirà un bando dedicato alla ristorazione e altri sono in uscita. Peraltro, proprio in questi giorni, la Regione Puglia ha attivato la misura 21 del Psr, il Programma di sviluppo rurale Puglia, che ha previsto un sostegno temporaneo eccezionale a favore degli agricoltori. In particolare nei settori agriturismo, vitivinicolo e florovivaismo colpiti dall’emergenza Covid-19. «Approfittiamo per augurare un buon lavoro al nuovo assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia- prosegue il Gal- che si è insediato in questo momento delicato, rendendoci disponibili per un incontro (anche in modalità online) che guardi alle istanze del territorio».
Nell’attesa di lasciarsi alle spalle questo periodo di restrizioni legato al nuovo Dpcm, si guarda all’imminente futuro. Nello specifico, con il bando “Intervento B 4.5” che, con un investimento massimo di 50mila euro, prevede per agriturismi, ristoranti e trattorie tipiche un contributo in conto capitale pari al 50% della spesa ammissibile. Parola d’ordine «tipicità» con la volontà di promuovere la gastronomia locale portatrice di valori e tradizioni. L’intervento B2.1 start-up d’impresa dei servizi turistici e B2.2 creazione di piccole attività di servizio per un turismo di qualità e sostenibile punta invece a creare nuovi servizi, accessibili a tutti, caratterizzati da aggregazione e competitività nell’ambito di un sistema turistico integrato ed ecosostenibile. Di prossima uscita anche l’intervento B6 destinato alle aziende agricole e agroalimentari che promuove investimenti (per un massimo di 130mila euro con contributo al 50%) finalizzati all’introduzione e/o miglioramento di impianti e attrezzature per la lavorazione, trasformazione, conservazione, confezionamento e commercializzazione dei prodotti agricoli locali. «In questa fase – conclude il Gal- siamo vicini a tutti gli operatori, ben consapevoli dei loro sacrifici quotidiani, considerando che spesso parliamo di piccole realtà che però fanno grande questo territorio».