Per i produttori pugliesi è crisi per la mancanza di sbocchi di mercato. Allarme di Coldiretti Puglia.

aranceCronaca/ di Redazione

Crollo dei prezzi degli agrumi che in campagna sono pagati tra i 10 e i 20 centesimi di euro al chilogrammo, mentre al mercato le arance sono vendute ai consumatori a 2 euro al kg, le clementine a 2,40 euro al kg e i mandarini a 2,80/2,90 euro al kg.

Il risultato è un calo dei consumi che sono scesi per le arance sotto i 15 chili a persona all’anno, per effetto di una diminuzione che negli ultimi 15 anni varia da oltre il 20% per le arance ad oltre il 50% per i mandarini.

Le imprese agricole che si dedicano alla produzione di agrumi in provincia di Taranto con grande sacrificio e sforzo imprenditoriale sono 1.041, il 9% del totale dell’imprenditoria agroalimentare jonica. Producono agrumi di eccellente qualità, come dimostrato anche dal riconoscimento comunitario IGP alle ‘Clementine del Golfo di Taranto’ e tale patrimonio va valorizzato attraverso un piano straordinario agrumicolo ed un sostegno al reddito, considerato anche il fatto che la concorrenza sleale degli Paesi comunitari ed extracomunitari sta determinando un calo dei prezzi di vendita fino del 25%.

In Puglia si producono 1milione e 100mila quintali di arance e clementine prodotti di eccellente qualità che spesso non trovano mercato. L’impossibilità di esportare sul mercato russo – secondo Coldiretti – ha peraltro provocato per molti prodotti alimentari una situazione di eccesso di offerta sul mercato europeo con ricadute negative sui prezzi riconosciuti agli agricoltori. Ai danni diretti, poi, vanno aggiunti quelli indiretti determinati dalla diffusione sul mercato russo di imitazioni low cost dei prodotti italiani che rischiano di scalfire l’immagine dei prodotti originali nel tempo.