“C’eravamo illusi con Montagna di aver toccato il fondo. Ci sbagliavamo”
C’eravamo illusi che dopo l’esperienza “MONTAGNA” il paese, avendo toccato il fondo, poteva solo migliorare.
Ci sbagliavamo.
Al peggio d’altronde non c’è limite, per cui ci troviamo nel bel mezzo di un applauso alla “inesperienza”, alla “inadeguatezza”, alla “pericolosità”.
Figli naturali del “casting” sulla “novità a tutti i costi”.
E nella affannosa ricerca del nuovo non hanno scorto il confine tra novità e stupidità e lo hanno superato.
Fanno tenerezza, la loro inconcludenza è disarmante.
Così disorientati, così illusi, così persi, si aggirano nel palazzo tra mariti premurosi che fanno coraggio e l’ossessione nel voler dimostrare a tutti costi ogni forma di ” inutilità”.
E poi quell’accanimento coraggioso e forse interessato sulla procedura di gara per l’affidamento della gestione dei rifiuti, che quanto meno , a guardare alcuni precedenti, crea qualche sospetto.
Mortificati per le sorti della città staremo a vedere e sentire non ci è permessa alcuna distrazione.
Sappiamo tutto, abbiamo foto in controluce, a colori e bianco e nero, e la sensazione sottopelle che qualcuno è in trepida attesa e forse spera in un “tornaconto” o in un trattamento.
E’ un terreno scivoloso e viscido, qualcuno potrebbe farsi male. Noi vi abbiamo avvisato, vi abbiamo avvisato in tempo.