Il Sedile

Al Polo 3 un incontro con l’équipe del Centro Servizi per l’Autismo “Amici di Nico”

Eventi/di I.C. Polo 3 Galatina

In occasione della settimana per la consapevolezza dell’autismo, l’I.C. Polo 3 di Galatina ha offerto a docenti e famiglie l’occasione di partecipare ad un incontro tematico a carattere informativo e orientativo sul tema del Disturbo dello Spettro Autistico tenuto da un’équipe del Centro Servizi per l’Autismo “Amici di Nico”.

Alla luce dell’estrema complessità del disturbo, il personale docente e le famiglie hanno così avuto l’opportunità di condividere la conoscenza delle nuove misure di prevenzione e dei più aggiornati ed efficaci modelli di presa in carico ed intervento.

Tanti gli spunti di discussione e tante le informazioni condivise.

Gli studi epidemiologici internazionali riportano un incremento generalizzato della prevalenza dei disturbi dello spettro autistico. La maggiore formazione dei medici, le modifiche dei criteri diagnostici e l’aumentata conoscenza del disturbo da parte dei docenti sono fattori da tenere in considerazione nell’interpretazione di questo incremento.
Attualmente, si stima che in Italia  un bambino su 77  presenti un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi, con esordio nei primi tre anni di vita.

Ci si è interrogati sulle cause. Non sono state ancora individuate le cause certe dell’autismo: la comunità scientifica internazionale, però, tende a riconoscere un’origine multifattoriale, in cui le alterazioni genetiche avrebbero un ruolo principale, accompagnate da altri fattori ambientali, sia di tipo biologico, esperienziale, che psicologico, con grande variabilità da una persona all’altra. 
Durante la discussione, è emerso chiaramente che la scuola deve svolgere un ruolo molto delicato nel notare i primi segnali di autismo fin dalla scuola dell’infanzia e successivamente può e deve creare percorsi mirati e personalizzati che consentano l’integrazione dei bambini nel percorso scolastico.

A causa dei deficit relazionali, i bambini con caratteristiche dello spettro autistico hanno bisogno di strumenti adeguati per interagire con gli altri ma loro presa in carico deve necessariamente prevedere la partecipazione attiva e costante di tutti gli attori chiamati in causa: famiglie, scuola, servizi territoriali e specialisti.

Si ringraziano le dottoresse Chiara Pedaci, Simona Vergine e Agnese Pisanello per la grande competenza con cui hanno illustrato il tema mettendo a disposizione il loro tempo e la loro preziosa esperienza professionale.

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