“Marea Turbolenta” si avvia ad essere su scala nazionale inno di riconoscenza ai medici morti durante la pandemia.
Cronaca/di Redazione
Lecce – Si è concluso il 79mo congresso nazionale della FIMMG, il sindacato più rappresentativo dei medici di famiglia. È stato ribadito, se ne c’è fosse stato bisogno, la centralità della medicina territoriale nel panorama sanitario. Inutile riaffermare che tale esigenza è prerogativa indispensabile di ogni sistema sanitario europeo e che la centralità delle cure rappresenta l’unica modalità per la salvaguardia di una sanità equa, disponibile, solidale e democratica.
La prima giornata del congresso è stata caratterizzata dalla assegnazione del premio nazionale Mario Boni, Medico simbolo della Fimmg scomparso nel 1995, colto da un infarto mentre era in ambulatorio.
Quest’anno ad essere insignita è stata la FIMMG Provinciale di Lecce, guidata dal Dr. Antonio De Maria, per l’opera meritoria di vicinanza ai Medici di Famiglia, per il contributo costante ma principalmente per la canzone “Turbolenta marea” che si avvia a diventare, su scala nazionale, il tributo doveroso di riconoscenza verso i medici morti durante la pandemia di Covid 19.
Fra le vittime la percentuale maggiore è rappresentata dai medici di famiglia che, senza presìdi di protezione, hanno curato i pazienti con una sola mascherina chirurgica, spesso riutilizzata.
Erano le prime fasi della pandemia quando un nemico insidioso e sconosciuto mieteva vittime senza sosta prima della elaborazione dei primi vaccini. La canzone nasce sul rimaneggiamento per fini musicali di una poesia scritta dal dr. Gino Peccarisi, ispirata dal compianto dr. Giancarlo Metrangolo. Il dr. Gianfranco Villanova oltre a musicarla l’ha sapientemente interpretata con una tonalità che oltre a determinare un ripetitivo ritornello mentale, ha toccato il cuore della categoria perché ognuno, ascoltando il testo, ha ripensato ad amici e medici morti nell’esercizio delle proprie funzioni.
La stella cui fa riferimento il testo rappresenta il codice deontologico faro e richiamo per tutti i medici. E, tuttavia, Stella ricorda anche Roberto Stella, primo medico a soccombere per una insufficienza respiratoria causata dal coronavirus. Era Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Varese dal 2017, medico di base a Busto Arsizio. Aveva 67 anni quando esalò l’ultimo respiro nell’ospedale di Como dove era ricoverato.
A ritirare il premio il Dr. Antonio De Maria, Segretario Provinciale FIMMG Lecce, il Dr. Gino Peccarisi autore del testo insieme al Dr. Gianfranco Villanova che ne è anche l’interprete. Quella canzone verrà ora diffusa per essere uno degli elementi per la memoria storica di una pandemia tra le più crudeli della storia. Nel contempo è stimolo per una unitarietà di intenti affinché la medicina di famiglia rappresenti un valido baluardo alle insidie che con drammatica periodicità colpiscono l’intera umanità.
I medici tutti nella insolita e immateriale battaglia faranno sempre parte dell’unico esercito in camice bianco contro le malattie. Saranno sempre fanti in trincea mai disposti a smobilitare, sempre pronti a rappresentare il primo riferimento, il front Office della sanità per una utenza mirino di ogni avversità.
FIMMG Lecce sempre riferimento per la medicina di famiglia, della quale rappresenta il sindacato più rappresentativo, collaborerà in modo determinante per la salvaguardia e il giusto ruolo nel panorama sanitario che abbisogna di ogni singolo componente per continuare a valorizzare un sistema finora esempio nel mondo.
FIMMG Lecce ringrazia il suo Segretario Nazionale Silvestro Scotti, rieletto all’unanimità, per l’attenzione ricevuta e promette massimo impegno per la pubblicizzazione della canzone che vorrà essere esempio di coesione per tutte le sezioni del territorio nazionale unite in una unica bandiera per la difesa e sviluppo della Medicina Generale .