Cronaca/Politica/di Leonardo Donno Deputato M5S
Torna sulla vicenda delle occupazioni abusive sospette sul territorio di Nardò il parlamentare salentino del Movimento 5 Stelle Leonardo Donno, che questa battaglia la sposa da circa due anni.
Lo fa integrando un precedente esposto presentato in Procura il 12 novembre scorso, contenente un audio choc che chiamava in causa un personaggio della politica locale (vicino all’amministrazione, ma non facente parte di quest’ultima).
Una conversazione telefonica registrata in cui una residente di un alloggio popolare denunciava come il personaggio politico in questione autorizzasse le occupazioni abusive in alloggi ArcaSud neretini, consentendo di buttare a terra le porte, impedendo i dovuti controlli da parte delle autorità preposte e, di conseguenza, evitando i legittimi sgomberi. Materiale, questo, su cui è già stata aperta un’inchiesta.
Il soggetto in questione – spiega adesso il deputato, nel nuovo esposto – risulta candidato alle prossime elezioni amministrative in una lista a supporto del candidato sindaco Pippi Mellone. Non solo. Nella stessa lista vi è un’altra candidata il cui marito risulterebbe occupante, senza titolo, di un alloggio popolare Arca Sud occupato nel 2012.
Prova ne è – spiega Donno – il documento che il sottoscritto si è visto recapitare presso la sede del Movimento 5 Stelle in Galatina: un foglio riproducente la nota 14.12.2020, con cui ARCA Sud comunica al signore in questione di non poter beneficiare dell’assegnazione in deroga alla graduatoria dell’alloggio popolare, invitandolo a restituire l’immobile occupato 9 anni fa.
Chiedo di far luce su queste circostanze – spiega Donno – nella consapevolezza che, di per sé, non configurano autonome ipotesi di reato. Ciò non significa, però, che le stesse non possano essere di ausilio nelle indagini in corso, per accertare le ragioni delle mancate esecuzioni delle attività di sgombero degli immobili abusivamente occupati o, ancor prima, delle occupazioni abusive consentite attraverso condotte omissive e, da quanto risulta dall’audio versato in atti, anche commissive.
È evidente – conclude Donno – che accertare i fatti descritti, soprattutto in una fase preliminare della campagna elettorale, è un atto a tutela dei cittadini.
D’altra parte ArcaSud, al margine di una mia richiesta di accesso agli atti – incalza Donno – ha rappresentato la presenza di più di 50 immobili occupati abusivamente nel solo Comune di Nardò, triste primato in tutta la provincia di Lecce. Dato aggiornato al 19 ottobre scorso. In sostanza, nell’arco di un anno (dall’ultimo mio accesso agli atti e conseguente denuncia pubblica), il numero di alloggi occupati abusivamente è rimasto sostanzialmente invariato.
La condotta omissiva di cui sopra potrebbe configurare l’ipotesi di rifiuto d’atti d’ufficio penalmente rilevante.
Certo della sensibilità del primo cittadino attualmente in carica e pronto a correre per la conferma della fascia tricolore – chiosa infine Donno – auspico in primis una sua presa di posizione forte ed esemplare, a tutela del suo elettorato e dell’intera comunità che oggi è chiamato a rappresentare. Del resto una cosa è essere garantisti, altra cosa è tirare dritto a prescindere.
Personalmente, questo è certo, continuerò a battermi fino a quando non verrà ristabilita la legalità su questa ed altre situazioni simili nella provincia di Lecce».