Continuiamo a regalare soldi a dei carrozzoni politici baresi senza alcun valido motivo.
Galatina – Chissà perché a Galatina i nostri amministratori hanno il sadico piacere di farci svenare per mantenere carrozzoni politici baresi dispensatori di incarichi e lauti stipendi a parenti, amici e galoppini politici.
E’ di questi giorni, la determina n. 74 del 20 settembre 2018 della responsabile del Servizio (che fine ha fatto il Dirigente?) della Direzione Programmazione Strategica e Servizi al Cittadino – Sericizi Culturali, con la quale è stato disposto di effettuare il pagamento al Consorzio Teatro Pubblico Pugliese della quota annuale di partecipazione corrispondente a ben 5.312,17 euro.
Questo carrozzone politico barese impone una quota associativa in proporzione al numero di abitanti dei Comuni: 0,16 euro + Iva ad abitante. Praticamente anche un neonato o un anziano indigente deve pagare la sua tangente al Teatro Pubblico Pugliese. La stessa cosa che ci succede con l’altro carrozzone, quello di Puglia Promozione. In questi due juke box politici baresi noi immettiamo ogni anno 0,32 euro più IVA pro capite, ossia 10.624,34 solo per retta associativa annua. Per un Comune in predissesto non è un lusso da poco sopratutto poi se rassegne teatrali o altri tipi di ricadute (naturalmente sempre a pagamento) non se ne vedono da un paio di anni.
Allora perché continuiamo a pagare questi soldi a perdere? Quali interessi diversi ruotano intorno a queste scelte inopportune ed autolesionistiche?
Lo scorso anno poi, chi ha buona memoria ricorderà che il Teatro Pubblico Pugliese ha beneficiato di altri 7.500 euro, non si è mai capito a quale titolo (bontà del Commissario e del suo Vice) per le manifestazioni culturali nel Centro antico che si svolsero dal 24 aprile al 29 giugno. Certo i figli o le figlie “so piezz e core” ma buttare via i soldi dei cittadini per pagare le loro esibizioni pubbliche dovrebbe essere qualcosa che non sta ne in cielo ne in terra.
Tralasciando le infelici esperienze del passato con le rassegne teatrali dove ci hanno rifilato certe sole e non solo in termini di spettacoli vorremmo chiedere al Sindaco ed all’Assessore ai Servizi Culturali perchè continuiamo a pagare queste gabelle senza che ci sia nessun ritorno per la città? Perchè se da anni non si fa più alcuna rassegna teatrale si continua a pagare questa quota associativa?
Non sarebbe meglio investire questi 10.000 euro per sistemare qualche strada pubblica piuttosto che continuare a buttare soldi pubblici al vento?