Deciso intervento del candidato sindaco, Giampiero De Pascalis, sull’operato di Aprea:” Si limiti all’ordinaria amministrazione e lo faccia con trasparenza senza dimenticare la sicurezza dei cittadini”.
«Galatina è stata schiaffeggiata ancora una volta. Chiederò un incontro urgente al Commissario Straordinario». Il rimando è di Giampiero De Pascalis, candidato sindaco di Galatina con Cor, Psi, Udc, e con le liste civiche Agorà e La Città ed è rivolto al commissario straordinario Guido Aprea che all’alba di oggi ha deciso di accogliere 60 profughi nella palestra di via Montinari ancora non agibile all’uso per assenza di riscaldamento e acqua calda.
Soluzione precaria, quindi, e pare che non siano stati effettuati neppure i controlli sanitari del caso visto che questa mattina è stato richiesto l’intervento del servizio sanitario della Asl di Lecce per sospetti casi di scabbia. «Non è questo il modo di fare accoglienza – tuona De Pascalis –, servono strutture idonee per non calpestare la dignità di queste persone e, al contempo, devono essere rispettati i cittadini di Galatina che si vedono privati di una struttura costata un milione di euro e mai utilizzata».
Ma sull’altra faccia della medaglia De Pascalis pone la questione politica e i confini dell’azione del commissario straordinario. «Al commissario straordinario voglio ricordare che la sua azione di governo è limitata alla normale amministrazione, sino all’insediamento del nuovo governo cittadino, e chiedo trasparenza sugli atti che hanno portato ad aprire all’alba di oggi la palestra di via Montinari per un uso improprio privando i ragazzi della 167, a cui era destinata la struttura, di poterne usufruire. Servono garanzie sulla durata temporale di questa improvvisata accoglienza e ci auguriamo che non ci sia, da parte del commissario straordinario, la tentazione di utilizzare altre strutture, e penso al quartiere fieristico, come centri di accoglienza permanenti».
E poi solleva il problema sicurezza: «Galatina ha già accolto profughi, ma senza alcuna programmazione e in assenza dei requisiti di sicurezza. Basti pensare ai giovani immigrati che sono ospitati in appartamenti che si trovano in zona Guidano, costretti a camminare sulla provinciale che collega Galatina a Copertino teatro di un incidente mortale pochi giorni fa. Si tratta di una strada non illuminata – sarebbe il caso che il commissario straordinario si preoccupasse di risolvere questo problema – e chi è costretto a percorrerla rischia di essere travolto dalle auto di passaggio. Non è questa la città che vogliamo, né immaginiamo che il futuro di Galatina passi attraverso centri di accoglienza improvvisati, utili solo a chi li gestisce».