Condannati dal Tribunale a pagare un debito alla Ditta Mario Mengoli. Lo stesso triplica per mancata opposizione e successivo pignoramento.

palazzoCronaca/ di p.z.

Una Delibera Commissariale per certi versi assurda. Assurda perchè si limita esclusivamente a procedere al riconoscimento di un debito fuori bilancio che era stato reso esecutivo da una sentenza del Tribunale, per mancata opposizione da parte del Comune di Galatina, a favore della ditta Mario Mengoli ed a cui, sempre per mancato pagamento, ha fatto seguito un pignoramento presso la Tesoreria Comunale.

Ora grazie alla Delibera n. 118 del 6 dicembre 2016, a firma del Commissario Prefettizio dott. Aprea, il tutto è stato stabilito di “procedere al riconoscimento del relativo debito fuori bilancio, al fine di regolarizzare il pagamento effettuato dal Tesoriere in favore del creditore.

Nella Delibera in oggetto si legge poi qualcosa di surreale, di inquietante, di assurdo. In essa si afferma che “con decreto ingiuntivo del Tribunale di Lecce, è stato ingiunto a questo Ente il pagamento in favore della Ditta Mengoli Mario, da Galatina, della somma di € 6.000,00, oltre interessi moratori e spese della procedura monitoria, a titolo di corrispettivo per l’esecuzione di interventi straordinari di adeguamento, manutenzione e ripristino degli impianti di illuminazione pubblica dello stadio comunale di Galatinache il predetto Decreto, divenuto definito per mancata opposizione
Sapete quanto è diventato detto debito dagli originari 6.000 euro sino al suo pagamento da parte della Tesoreria comunale? E’ diventato di ben 14.950, 50 di cui “€ 10.133,24 in favore della ditta Mario Mengoli, a titolo di credito vantato per capitale e interessi moratori; – € 4.749,26, in favore dell’avv. Giandomenico Daniele (procuratore del procedente e distratta rio) a titolo di spese della procedura monitora e successive di precetto ed esecuzione; – € 30,00, trattenute dallo stesso Tesoriere, quale terzo pignorato per spese di procedura” 

Insomma ci hanno guadagnato tutti, avvocati, banca, azienda, tranne che il povero cristo di cittadino galatinese perennemente chiamato e richiamato a stringere sempre più la cinghia mentre altri piuttosto che pagare i debiti spendevano, spandevano e scialacquavano grazie ad una burocrazia compiacente e e connivente.

Oggi arriva qualcuno, che ci si augura non abbia letto la Delibera perché qualora lo avesse fatto la cosa sarebbe ancora più seria, ed invece di scrivere, o far scrivere, che avvierà un’indagine amministrativa per accertare eventuali responsabilità per il danno provocato alla città ed ai cittadini, ci dice soltanto che bisogna procedere al riconoscimento del debito fuori bilancio per regolarizzre quanto è stato già pagato.

Dott. Aprea non crede che il cittadino galatinese abbia anche il diritto di sapere per quale motivo non sia stata fatta opposizione e perché si sia fatto triplicare il debito? Non crede che abbia diritto di sapere perchè sono stati spesi centinaia di migliaia di euro in teatrini, festini, sponsorizzazioni, prebende a cortigiani, giullari, menestrelli, imbonitori, venditori di fumo e non siano stati invece pagati 6.000 euro di debito?

Ma principalmente non crede, dott. Aprea, che il cittadino voglia e debba sapere a chi appartengano eventuali responsabilità ed eventualmente capire se qualcuno pagherà mai per le sue negligenze o malizie? Questo dalla sua Delibera non si desume, mentre si desume benissimo che si voglia regolarizzare la situazione procedendo al riconoscimento di questo ulteriore debito fuori bilancio.