Il Sedile

Altro che falce in pugno, serve la pala per spalare la grandine.

Ennesima grandinata killer a Lecce. Senza scampo ortaggi, pomodori e angurie.

Cronaca/ di Redazione

Non esistono più Maggio e Giugno di una volta. Dai trenta e rotti gradi degli anni in cui i primi bagni ai primi di giugno erano già un ricordo siamo alla difficoltà a superare i venti ed il tutto accompagnato da bolle d’acque, grandine e vento che sta mettendo nel Salento in ginocchio la nostra agricoltura.

Per la provincia di Lecce era prevista una giornata di maltempo ma ancora una volta è stata disastrosa. Verso mezzogiorno il rombo sordo dei tuoni ha fatto chiaramente capire cosa ci stava da aspettarsi..

Nel primo pomeriggio poi sebbene non ovunque giù dal cielo è precipitato di tutto. I comuni più “fortunati” hanno subito “soltanto”violente precipitazioni d’acqua. Ma nella zona centrale del Salento, è venuta giù una grandinata che ha imbiancato le strade in particolar modo lungo l’asse della statale 16 che collega Lecce a Maglie.

Violente piogge e grandinate a macchia di leopardo si sono abbattute sul Salento nelle ultime 24 ore, segnala Coldiretti Puglia, con i campi che non riescono neppure ad asciugarsi per le copiose e intermittenti piogge che non accennano a placarsi da 2 mesi.

“Bombe d’acqua e grandinate hanno interessato i comuni di Monteroni, Galatina, Sternatia, Poggiardo, Surano, Ruffano, Parabita e Matino – informa Coldiretti Puglia – con decine di segnalazioni degli agricoltori di gravi danni in campagna. Non hanno più tregua le produzioni agricole in campo, pomodori, patate, melanzane, ortive in generale, angurie e mini angurie pronte per essere raccolte che invece risultano falcidiate dal maltempo. Le campagne sono state travolte dalla pazza primavera in un momento particolarmente delicato per l’agricoltura con le semine, le verdure in campo e le piante colpite mentre iniziavano a fare i primi frutti”.

“Nelle ultime 24 ore anche in provincia di Taranto il clima pazzo ha colpito ancora, con epicentro a Torricella e Maruggio e a Palagiano. Tutti gli ortaggi in campo sono a rischio, per non parlare degli effetti di queste ondate imprevedibili e violente hanno sugli agrumeti e i vigneti”, aggiunge Coldiretti Taranto.

La straordinaria ondata di maltempo che imperversa dal mese di aprile non ha risparmiato i campi pugliesi, dove sono stati colpiti, tra l’altro, vigneti, frutteti e campi di grano, compromettendo soprattutto la raccolta delle ciliegie, con la perdita fino al 60-70% della primizie Bigarreau e Giorgia. Danni pesanti anche ad albicocche, uva e agli agrumi in fiore, mentre è un vero e proprio crack per le angurie – insiste Coldiretti Puglia – con i campi allagati e le piantine andate distrutte e oltre alle angurie, sono andate in fumo le piantine dei meloni, gli ortaggi risultano in asfissia e marciti, sono gravi i danni ai vigneti  di uva da vino ed è ridotta ai minimi termini la produzione di miele.

Il risultato – precisa la Coldiretti – è un calo dell’offerta con effetti sulla spesa che deve fare i conti con la variabilità delle quotazioni ma anche con fenomeni speculativi sui prezzi al consumo che rischiano di innescarsi per colpa delle distorsioni di filiera, a scapito dei cittadini e dei produttori. In queste condizioni – sostiene la Coldiretti – è importante aumentare le attività di controllo per evitare che vengano spacciati per Made in Italy prodotti importati.

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