È una grana da 3 milioni di euro. A tanto ammonta il debito dei comuni morosi nei confronti delle ditte di autotrasporto, cioè dei camion a cui spetta il compito di svuotare gli impianti di biostabilizzazione di Poggiardo e Cavallino per portare il rifiuto trattato nelle discariche o nell’impianto cdr. Se manca questo trasferimento, i tunnel dei biostabilizzatori rimangono intasati. E quindi non vi si può portare il rifiuto fresco, proveniente dai cassonetti dei comuni. Il debito più antico ammonta a un milione e 200mila euro e risale addirittura ad aprile 2012, 16 mesi fa. Un altro milione e 200mila euro è la pendenza accumulata tra aprile 2012 e maggio 2013. il restante debito, 600mila euro, è stato accumulato negli ultimi tre mesi. Gli autotrasportatori ora hanno deciso di incrociare le braccia. Peccato che il blocco degli autotrasportatori, scattato ieri e a tempo indeterminato, rischi di produrre un effetto terribile specie in quella parte di Salento che è la punta di diamante della stagione turistica, l’Ato Lecce 2: nel centro della provincia ci sono comuni turistici come Gallipoli, Otranto, Nardò, Santa Cesarea, Castro. Ma è proprio qui che si accumulano i comuni morosi.
Di buon esempio sono solo due comuni: Novoli e Porto Cesareo sono le uniche due amministrazioni ad aver saldato nelle scorse ore le proprie pendenze. E gli altri 70 comuni di Ato Lecce 1 e Ato Lecce 2? Per ora hanno fatto orecchie da mercante.