L’ASP Istituto Immacolata si dichiara per la seconda volta non pronto per l’assistenza domiciliare in favore di disabili e l’ATS procede a colpi di proroghe.
Galatina – La gestione del settore dell’assistenza domiciliare ed integrata a favore di persone con disabilità, e non solo quella, ha dell’incredibile per la superficialità e le banalità con cui si continuano a somministrare presunte verità pur di giustificare percorsi inadeguati e clientelari. Tralasciamo il passato remoto e quindi non rivanghiamo tutto il percorso della precedente gestione CESFET e le sue note vicende.
Prendiamo in considerazione il passato prossimo ed il presente. Il passato prossimo inizia il giorno in cui con la determina n.134 del 24 aprile la Direzione dell’Ambito di Piano scrive ” che con Deliberazione n. 10 del 24/03/2015 il Coordinamento Istituzionale ha stabilito di affidare il Servizio in scadenza il 02 aprile 2015 all’ASP “Istituto Immacolata” di Galatina per un periodo di mesi dodici, salvo proroga, per un importo pari a € 100.098,00, impegnando la predetta ASP alla salvaguardia occupazionale, richiamata dall’art. 20 del vigente Regolamento per l’affidamento di Servizi e Prestazioni Sociali a soggetti terzi dell’Ambito di Galatina”.
Fin qui quasi tutto normale , il quasi è dovuto al fatto che dopo aver scritto sino alla nausea nelle circa 18 proroghe alla CESFET che il tutto avveniva nelle “more della pubblicazione del bando di gara” tutto ad un tratto si decise per l’affido diretto. Il quasi è avallato ancor più dalla rinuncia dell’ASP Istituto Immacolata alla gestione del servizio almeno sino al 1° di luglio ” al fine di assicurare l’applicazione nella clausola di salvaguardia occupazionale”. Cosa voglia dire o significare questa motivazione non è meglio spiegata la si può però intuire.
Il servizio viene pertanto affidato in regime di proroga alla Sanity Service sino al 31 di luglio. Giunta la scadenza del termine, tutto risolto? Neanche a parlarne perchè dalla Determina n. 294 del 31 luglio della responsabile dell’Ambito ancora una volta apprendiamo che prende atto ” della richiesta avanzata dall’ASP Istituto Immacolata di Galatina di posticipare la data di avvio del Servizio, al fine di assicurare l’applicazione della clausola di salvaguardia occupazionale e nel rispetto delle normative vigenti in materia di pubblico impiego”
Il problema insomma è lo stesso del mese di aprile senza che nel frangente Assessore e Responsabile dell’ Ufficio di Piano abbiano preso visione se il problema persistesse o fosse stato risolto e pertanto tutti d’ accordo e via con una nuova proroga sempre alla Sanity Service al fine di “ assicurare la continuità delle prestazioni, al fine di evitare il prodursi di qualsiasi nocumento agli utenti beneficiari (…)“. Insomma se non scappano i buoi dalla stalla sembra quasi che nessuno si accorga( o faccia finta) che la stalla era aperta.
Ora aspettermo la prossima scadenza per sapere che il servizio non può essere interrotto oppure si capirà che la salvaguardia occupazionale ( a livelli di carrozzone politico) è qualcosa di difficilmente realizzabile nell’ambito di una struttura come le ASP, che devono attenersi a regole molto meno flessibili di quelle che può permettersi un privato?
Se dovessero capirlo allora presto leggeremo di un bando di gara per l’assegnazione del servizio di assistenza domiciliare ed integrata in favore di persone con disabilità, diversamente assisteremo alla solita proroga, almeno finchè la baracca regge. Penso la seconda ipotesi sia più realistica, voi che ne pensate?