Nominata la Commissione Giudicatrice. Pervenuta una sola offerta.
Galatina – Il rabdomante ancora nella fase procedurale delle fonti dell’acqua, pare abbia fatto qualche passo avanti nella sua ricerca. Dopo aver indetto la gara ed approvato gli atti tecnici, il bando ed il disciplinare di gara, con relativa modulistica, è stata indetta la medesima mediante procedura aperta fissando come termine di scadenza per presentazione delle offerte la data del 07 di luglio 2015 alle ore 12.00.
Sia essa una gara mediante procedura aperta che chiusa una costante per le gare del comune di Galatina è quella che spesso e volentieri a pervenire sia soltanto una offerta. Così è stato anche questa volta. Per poter procedere ora all’assegnazione del diritto di occupazione del suolo pubblico ai fini dell’installazione di 6 distributori di acqua alla spina è necessario ora procedere alla costituzione della Commissione giudicatrice.
Tanto è stato quindi fatto e facendo seguito alla decisione di affidarsi a professionalità interne è stato deciso di assegnare la presidenza al Dirigente del settore arch. Rita Taraschi e come come componenti esperti il geom. Saverio Toma ed il geom. Saverio Mengoli. A fungere da segretario verbalizzante è stato scelto il sig. Massimo Quida.
Resta ora da valutare l’offerta, la corrispondenza dei requisiti della ditta concorrente a quelli richiesti dal bando di gara e poi procedere alla nomina di chi finalmente impianterà i distributori di acqua alla spina tra Galatina e frazioni: 4 in città ed uno per frazione.
Ricordiamo che per Galatina sono previsti nelle seguenti località: Piazza Lago Maggiore, Via Ippolito De Maria (Quartiere Fieristico), Via Asti (Piazzetta Giovanni Fedele) e piazza Stazione. Uno a Noha: Via Degli Astronauti (Area a verde lato opposto Scuola Elementare e Media). Uno a Collemeto: Via Fiume (Area a verde Piazza Madonna di Costantinopoli). La durata complessiva della concessione sarà di 3 anni prorogabile per altri 3.
Così dopo 17 mesi, dai tempi dell’ approvazione della delibera di Giunta con cui si stabiliva di procedere alla concessione del suolo pubblico finalizzato al progetto ” Casa dell’Acqua”, si può dire che quasi, quasi ci siamo. Naturalmente il tutto sempre “salvo errori ed omissioni”.