Una ordinanza di revoca della precedente è stata emessa alle 16.30 del 12 maggio, ma a differenza della prima non vien data alcuna comunicazione.

revoca Ordinanza Scuole._page_1Cronaca/ di Redazione.

Galatina – Di fronte a situazioni del genere non si sa bene se ridere o piangere. A me ha fatto venire in mente quella scenetta della “Smorfia” quel trio composto dal compianto Massimo Troisi, Lello Arena e Vincenzo Decaro, in cui Arena nelle vesti dell’Arcangelo Gabriele arrivava con trombetta e spada sbatteva i piedi ed urlava: « Annunciazione! Annunciazione!…Tu Marì, Marì, fai il figlio di Salvatore, Gabriele ti ha dato la buona notizia… Annunciazione! Annunciazione! ». e mentre Decaro nella vesti del Cherubino creava ” l’atmosfera celestiale” Troisi nei panni della moglie del pescatore si affannava invano a cercare di far capire a Gabriele che lei non era Maria. Alla fine della scenetta il Cherubino comunica a Gabriele l’errore fatto e Gabriele senza scomporsi annuncia :  ” Annunciazione, Annunciazione avimm sbagliato casa”.

Siamo più o meno sulla stessa scia. L’A.Q.P. l’8 di maggio comunica al Comune di Galatina che ” per lavori di inserzione nuove opere acquedottistiche, la fornitura del servizio idrico nell’intero abitato di Galatina e Frazioni è sospesa il prossimo 16 maggio, dalle ore 08.00 alle ore 17.00.

“Gabriele” il 12 maggio “annuncia” con propria ordinanza che causa la sospensione della fornitura idrica le scuole il 16 maggio resteranno chiuse. Dell’ordinanza oltre che ai Dirigenti scolastici ed alle forze dell’ordine ne vien data comunicazione alla stampa.

Provate ad immaginare la gioia di studenti e docenti appena appresa la notizia, un weekend prolungato non può che far piacere a tutti. Provate ad immaginare, invece, ora la loro delusione poiché, nello stesso giorno in cui si ordina la chiusura, arriva alla 16.30 la nota dell’ A.Q.P. che comunica che, “per sopravvenuti imprevisti tecnici, i lavori di che trattasi sono  sopsesi e saranno procastinati a nuova data da destinarsi”.

Scatta subito, a giudicare dalla data della seconda ordinanza, 12 maggio, la contrordinanza che si deve presupporre sia stata fatta appena ricevuta la nota o giù di lì. Vi sarebbe stato quindi tutto il tempo necessario per poter inviare alla stampa l’ordinanza di revoca e dire “Annunciazione! Annunciazione! avimm sbagliato casa”.