Politica/di Antonio Mele Segretario Circolo PD di Galatina.

“Che l’antifascismo sia consolidato in tutta Italia, si spera sia un fatto scontato. Basta riascoltare il discorso del Presidente Mattarella di oggi 25 Aprile, in cui le parole “fascisti” e “antifascisti” sono nominate e ripetute di continuo.

E’ stato un discorso di straordinaria lucidità, che fa capire a tutti il valore e il significato della lotta partigiana e della resistenza, che ha consentito a tutti gli italiani di poter vivere oggi in libertà.

Alla luce di queste evidenze, oggi stona il fatto che esiste ancora qualcuno in Italia – che io definisco “i soliti noti”- che ha difficoltà a pronunciare 3 parole: io sono antifascista.

Questo è quello che ho ribadito in un post su FB (che allego), strumento che utilizzo abbastanza poco, ma che mi rendo conto, ancora una volta, che può essere utilizzato anche come strumento di provocazione gratuita.  

E  provocazione è stata la risposta di un certo Sig. Salvati (che per altro non conosco e non so chi sia ma cercherò di colmare questa mia importante lacuna), che ha ritenuto di rispondere alla mia persona, probabilmente essendo anche a conoscenza del mio ruolo di segretario del locale circolo del Partito Democratico.

In effetti da quanto scrive, sembrerebbe che il Salvati per le conoscenze dichiarate,  sia il portavoce o rappresentante del nostro Sindaco Dott. Vergine, posto che ha interpretato a suo piacimento un mio pensiero, che per la sua rilevanza, va molto oltre il “campanile” e quindi esula assolutamente dalle vicende locali.

Nella sua risposta mi invita, tramite stampa, a offendere direttamente “anche” la persona del MIO sindaco in quanto lo stesso “osa non pensarla come me”.   

Sig. Sindaco, ha mai conferito delega di rappresentanza al Sig. Salvati? Ha mai dichiarato pubblicamente di NON essere antifascista?

Oggi ho ascoltato il suo discorso istituzionale in cui ribadiva chiaramente che Galatina è una città antifascista e mi meraviglierebbe molto se personalmente Lei non lo fosse.

Per piacere faccia chiarezza, e soprattutto chiarisca il ruolo del suo pseudo rappresentante”.