Arnesano – Il 29 e 30 dicembre le viuzze e il grande palazzo del piccolo centro storico di Arnesano (Lecce) si popoleranno di musica e arti, mercatini e fuochi, luminarie e gastronomie locali e lontane per augurare un Buon ArnesANNO alla Terra.
Sabato 29 dicembre alle h19:30 si ascolterà il “Concerto per Arpa e violino” con Eleonora Carbone e Paola Barone. A seguire, alle h21:00 presso il Palazzo Marchesale, lo spettacolo “Hysterrae, voci ancestrali”, un quintetto di donne speciali e cantatrici della terra: Cinzia Marzo, Irene Lungo, Maria Mazzotta, Shadi Fathi (Iran) e Silvia Gallone. In piazza XXIV maggio sin dal pomeriggio risuonerà il dj set di “Beirut World Beat, oriental DJ”.
Domenica 30 dicembre i protagonisti in piazza XXIV maggio saranno Rachele Andrioli con “ìSola” alle h19:30, e Cesare Dell’Anna e Opa Cupa con il loro “Baluardo Live Tour” alle h22:00. Il programma si completa con la partecipazione della street band “Stella serenade” che risuonerà dalla mattina alla sera nelle vie del centro e, a partire dalle h17:00, il dj set di Massimo Scienza con la sua selezione divinili dal funk all’afro beat e altro. Alle h19:30 i bambini della scuola canteranno in piazza i loro brani inediti del progetto “Inedita”.
PROGRAMMA:
29 dicembre alle 19:00 per circa 50 minuti, nel Palazzo Marchesale
“Concerto per Arpa e Violino” con Eleonora Carbone all’arpa e Paola Barone al violino.
Le due musiciste proporranno brani e composizioni di Tiersen, Piazzolla, Offenbach, Saint Seans, Morricone, Granados e Shostakovic.
29 dicembre, dalle 17:00 a sera tardi nella P.zza XXIV maggio:
Beirut World Beat Oriental DJ, è un innovativo DJ set di world music che propone un connubio inedito di suoni e fusioni dal Medio Oriente e dal Mediterraneo. Il pubblico si ritrova immerso in un’esperienza esotica e coinvolgente, accompagnato in un viaggio attraverso ritmi incalzanti e incanti sonori provenienti dal Medio Oriente arabo, Libano, Siria, Egitto, Iraq, Palestina, Nord Africa, Iran, India, Grecia, Turchia, Balcani, Est Europa e Andalusia.
29 dicembre alle 21:00 nel Palazzo Marchesale
“Hysterrae, Voci Ancestrali”
con Cinzia Marzo, Irene Lungo, Maria Mazzotta, Shadi Fathi e Silvia Gallone.
Hyster è il ventre dal greco antico; Terrae è della Terra, dal latino. L’unione genera “Hysterrae” cioè “Ventre della terra”.
Per ridare nella salvezza della musica la dignità della Madre Terra e per ridare verità e regola alla fonte della Terra.
Le donne che cantano la unica Terra che unisce, che ospita tutti e tutto, indifesa e splendida e protettrice come un cuscino su cui festeggiare l’unica avventura vera che in pochi centimetri ha vinto inconsapevole ognuno di noi, per poi festeggiare il grande onore della vita; La vita come un’anima in movimento che si adagia sul grande Fiore ospitale e granello divino nell’universo, in equilibrio con l’Infinito. Le onde sonore di “Hysterrae, voci ancestarli” narrano questo.
30 dicembre dalla parata della mattina al tardo pomeriggio
Stella band serenade, la street band che anima le vie del centro.
30 dicembre dalle 17:00, in P.zza XXIV maggio
DJ set di Massimo Scienza, con selezione di vinili dall’afro beat al funk e altro
30 dicembre alle 19:30 in P.zza XXIV maggio per ca. 20 minuti
“INEDITA”, dove i bambini della scuola elementare e media si esibiranno con l’omonimo progetto musicale curato del Maestro Francesco Manganaro.
30 dicembre alle 20:00, per circa 50 minuti, nel Palazzo Marchesale
“ ìSola ” con Rachele Andrioli.
Un tentativo, un’occasione, un leggero e semplice raccoglimento di esperienze per unificare lo studio, la ricerca ed il senso di appartenenza alla terra e alla musica di matrice popolare, ovvero ciò che la spinge verso la consapevolezza di un’anima latina, sperimentando le influenze moderne ed aprendosi al mediterraneo.
30 dicembre alle 22:00 in P.zza XXIV maggio.
Cesare dell’Anna e Opa Cupa.
L’esplosiva band si è nutre di contaminazioni, esperimenti e dinamicità. Il cuore pulsante degli Opa Cupa è infatti la continua voglia di sperimentare ed arricchirsi musicalmente tramite l’esplorazione di nuovi percorsi sonori, senza la paura di spingersi oltre le barriere di genere. Grazie a questo spirito di inclusione e ai testi intrisi di messaggi socio-culturali, gli Opa Cupa negli anni hanno trovato terreno fertile in tutta Italia ma anche in Europa passando dalla Spagna alla Germania, dalla Francia all’Inghilterra e da vari Paesi dell’Est fino agli States per una lunga tournée, sfondando le resistenze linguistiche e di costume.