Il Sedile

Arrivano gli Stadio, via gli ambulanti nel raggio di 500 metri.

Un’ordinanza fatta male e rifatta peggio crea malumori e proteste

Cronaca/ di p.z.

Galatina – Con le ordinanze sindacali a Galatina non ci sta mai da annoiarsi. Sono sempre così varie, sono spesso così contraddittorie che contraddicono a distanza di pochi giorni quanto ordinato il mese precedente. Sono così contraddittorie che addirittura giungono anche a contraddire quanto hanno ordinato giorni prima.

Prendiamo ad esempio l’ ordinanza n. 65 del 05 agosto 2016 la quale è intervenuta in autotutela per modificare quanto ordinato sullo stesso argomento con la n. 63 del del 29 luglio ed ambedue le ordinanze a loro volta sono in aperto contrasto con quanto stabilito, sempre sullo stesso tema, in occasione delle festività patronali.

Con l’ordinanza n. 63 si scriveva che siccome il 12 agosto (oggi) ci sarà, nell’area parcheggio recintata annessa al Quartiere Fieristico in via Ippolito De Maria, un concerto degli Stadio e che per motivi di ordine e sicurezza pubblica ed a tutela della salute e pubblica incolumità era necessario adottare opportuni provvedimenti amministrativi era stato ordinato ” il divieto di vendita e/o somministrazione , ovvero la cessione a terzi a qualsiasi titolo, di alimenti e bevande a tutti i titolari e gestori delle attività di commercio e artigianali, anche ambulanti , su area pubblica ricadente nel raggio di 500 metri dall’area del concerto”

Insomma con un’ordinanza e con un “anche”, causa lo svolgimento del concerto, si era ordinato anche la chiusura degli esercizi commerciali in sede fissa compresa ad esempio il bar della Q8 ( che ricade nell’area dei 500 metri di divieto e che sorge su area privata).

Poi qualcuno avrà fatto notare lo strafalcione e così qualcun altro ha proceduto alla stesura di una nuova ordinanza in autotutela (la n.65 del 5 agosto) che ha annullato la precedente eliminando quell’anche che ha cambiato la sostanza della precedente inibendo la vendita e somministrazione ai soli venditori ambulanti per motivi di ordine pubblico e sicurezza pubblica ed a tutela della salute pubblica. 

Alcune considerazioni ai firmatari dell’ordinanza, il Dirigente della Polizia Municipale Orefice, in primis, ed il vice sindaco Sabella, a seguire, è d’obbligo farla.

Circa 40 giorni fa la stessa zona è stata interessata, in occasione delle festività patronali, da un avvenimento di rilevante impatto sociale” con un notevolissimo afflusso di spettatori per via della collocazione in viale Ippolito De Maria delle giostre ed altre attrattive. Perché anche allora non sono state adottate le stesse misure di sicurezza a tutela della salute pubblica e pubblica incolumità? Ambulanti e non, in quei giorni, hanno venduto (autorizzati) di tutto e di più.

Ora improvvisamente si scopre che la vendita degli ambulanti se non fatta al di fuori del raggio di 500 mt. può provocare “turbativa, pericolo, vandalismo e violenza”. Mica bruscolini.

Alcune legittime domande.

1-Non è che detta ordinanza è stata concepita e poi riconcepita solo per vietare la vendita in forma ambulante fuori dal recinto del concerto per poi essere invece autorizzata solo esclusivamente all’interno dello stesso recinto?

Per solo dovere di cronaca, a tal proposito, vorremmo ricordare che l’interno del recinto della ormai tristemente nota “fu isola ecologica” è suolo pubblico e come tale anch’esso dovrà essere soggetto alle stesse restrizioni previste dall’ordinanza.

2- Il chiosco sito di fronte al Quartiere Fieristico è situato su suolo privato o suolo pubblico?

3- I 500 mt dal Quartiere Fieristico devono essere considerati in linea d’aria o via strada?

Capito perché trattasi di un’ordinanza concepita e fatta in modo assai…diciamo originale, via.

 

 

 

 

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