Cronaca/Politica/di pietro zurico
Lasciar sottintendere qualcosa o qualcuno è squallido, nel caso specifico un gioco politico a cui non intendiamo sottostare pertanto è il caso che ognuno cominci ad assumersi le proprie responsabilità.
Ai signori assessori, consiglieri, e iscritti di “Andare Oltre” direi è giunto il momento di gettare la maschera. E’ finito il tempo di tirare pietre nascondere le manine. Uscite allo scoperto, dimostrate di avere gli attributi.
Time out anche per coloro che si prestano (categoria di squallidi ancora peggiori perchè lo fanno in cambio di qualcosa che si può benissimo presupporre) a creare catene di S. Antonio tramite Sms per diffondere le insinuazioni al fine di infangare col dubbio chi non si riesce a contrastare con i fatti.
Ora occorrono fatti, basta parole vuote, basta insinuazioni e soprattutto basta giochini di bassa lega. Cominciamo a cambiar registro da quest’ultima boutade di “Andare Oltre”.
Cominciate ora a fornire dati certi, non cancellatura di nomi e frasi prese da chissà quali commenti. Se quanto scritto come diffuso corrisponde al vero condanneremo senza se e senza ma chiunque sia l’autore di quel commento e la sua stupidità.
ADESSO, PERO’, VOGLIAMO I NOMI SIA DEL NOTO GIORNALE GALATINESE CHE HA OSPITATO QUEL COMMENTO CUI FACEVA ALLUSIONE “ANDARE OLTRE” SIA L’AUTORE DEL COMMENTO DI CUI, SEMPRE “ANDARE OLTRE”, HA CANCELLATO IL NOME.
Ci attendiamo anche che l’assessore Dettù sporga denuncia nei confronti sia del noto giornale locale che dell’autore del commento. Non facendolo insinuerebbe il dubbio che il tutto sia un artificio volutamente creato per essere utilizzato a scopi e fini poco nobili oltre che per ottenere qualche “interessata” manifestazione di solidarietà e recupero di immagine con il pietismo.
Sia nell’uno che nell’altro caso ci attendiamo risposte chiare ed inequivocabili riservandoci diversamente la tutela nelle sedi competenti dell’onorabilità e rispettabilità di tutti coloro che esercitano la propria attività giornalistica nel rispetto della deontologia professionale che non può e non deve essere data in pasto alla gente attraverso l’insinuazione del dubbio o peggio ancora ad eventuali atti prefabbricati nelle botteghe politiche.
Testo di quanto scritto da “Andare Oltre” e commento con il nome cancellato sempre da “Andare Oltre”