Cronaca/di pietro zurico
l’Ambito Territoriale Sociale (ATS) di Galatina ci sta purtroppo abituando a stranezze a dir poco incredibili. Non vogliamo affermare che si siano superati i confini della legalità ma certamente quelli della trasparenza, si.
Basta dare uno sguardo all’Albo pretorio online del comune di Galatina, comune capofila dell’Ambito, e ci si rende conto che qualcosa non quadra, qualcosa che sfugge anche agli controllori oppure gli stessi sono parte in causa.
In alto a sinistra si può osservare uno screenshot in cui sono riportate solo alcune determinazioni, (sono molte di più e succede anche molto spesso) che sono state pubblicate (alla faccia della trasparenza) ben dopo 6 mesi e mezzo dalla loro elaborazione.
E non trattasi di determinazioni relative a semplice acquisto di materiale di cancelleria o qualche chiodo per appendere un quadro. Trattasi anche di atti di affidamento di incarichi con importi sostanziosi.
Un esempio tra i più evidente solo degli ultimi tempi (ma potremmo esibire e citare tantissimi) è l’atto determinativo avente per oggetto, con trattativa diretta attraverso la piattaforma telematica TuttoGare l’affidamento della gestione dei centri con funzione ricreativa “Santa Chiara”.
Si legge in Determina : ” (…) Per la scelta del contraente, tenuto conto del valore dell’appalto inferiore ad (…) può procedersi mediante affidamento diretto, previa negoziazione diretta tra RUP e O.E. (Responsabile Unico dl Procedimento e Operatore Economico ndr.) invitato attraverso la Piattaforma telematica di eprocurement “TuttoGare”, con offerta economica da esprimersi come ribasso percentuale sui prezzi unitari delle prestazioni posti a base di gara.
Che le clausole essenziali sono quelle previste nel Capitolato Speciale d’Appalto in atti (allegato interno alla presente determinazione)
Dalla Determina si deduce altresì che Responsabile Unica del Procedimento è la dott.ssa Mele Luigina, che l’Operatore Economico invitato dal RUP è la Cooperativa Sociale Polvere di Stelle a.r.l. Onlus di Galatina, che l’importo complessivo della offerta economica da esprimersi come base di ribasso d’asta è di € 60.900 e che la durata dell’incarico è di sei mesi.
Ciò che non si deduce dalla stessa è: se e di quanto sia stato il ribasso presentato dall’operatore economico nella sua offerta, si evidenzia soltanto che in bilancio per il suddetto servizio sono stati imputati € 60.900 (ed il ribasso dove sta?) e l’assenza degli allegati che avrebbero dovuto essere pubblicati insieme alla stessa Determinazione.
Mentre il RUP scriveva ed affidava l’incarico correva il giorno 03 del mese di aprile. la Determinazione in oggetto è stata pubblicata nell’Albo Pretorio online il 20 di ottobre 2023 a contratto semestrale scaduto. Qual è la logica in tutto ciò? Chi si è tenuto nel cassetto l’atto? Perché?
Domande senza risposta. Le rivolgiamo pertanto all’assessore Palombini responsabile non solo politica, nelle sua veste di Assessore, ma anche tecnico amministrativa nella sua veste di Presidente dell’Ambito Territoriale Sociale.