Cronaca/di pietro zurico

Anche dalle parti dell’ATS di Galatina sembra essersi diffuso un virus: quello delle gare deserte o al massimo con un solo offerente.

A tal proposito riporto due esempi recenti. Il primo riguarda una procedura negoziata finalizzata all’affidamento diretto attraverso la piattaforma telematica Tuttogare del “Servizio di trasporto utenti diversamente abili frequentanti i centri polivalenti e i centri diurni”. La gara è per un importo complessivo di 45.000 euro. E’ andata deserta.

La seconda riguarda l’affidamento della gestione del Centro Socio Educativo Diurno per minori “Santa Chiara”. Di alcune altre particolarità riguardanti questa gara avevamo avuto già occasione di parlarne. Ora aggiungiamo soltanto che è stata affidata Alla Società Polvere di Stelle, unico operatore economico ad aver presentato un’offerta, per un importo complessivo di 60.900 euro

Possibile che ci siano così poche aziende che abbiano bisogno di lavorare? Possibile che da quando sono state aumentate le soglie per le quali poter procedere alla trattativa diretta tramite invito di operatori economici a presentare offerta a ribasso si debba assistere solitamente ad un solo operatore che presenti offerta e per giunta con ribassi irrisori?

Qualcuno parla di aumenti dei prezzi dei materiali, dei carburanti, energia elettrica che non permettono di lavorare con margini di guadagno accettabili. Secondo questa tesi i prezzari regionali e nazionali non essendo stati adeguati agli aumenti sarebbero antieconomici.

E’ una valida argomentazione. Però non possiamo neanche fare a meno di notare alcune vistose lacune sugli Avvisi di gara che dovrebbero essere rivisti se non altro per non offrire spazio a riflessioni critiche ed a cattivi pensieri.

Si legge nella lettera di invito agli operatori economici: “La presentazione dell’offerta in riscontro alla presente lettera invito alla trattativa comporta automaticamente, senza altro ulteriore adempimento, dichiarazione di responsabilità di avere esaminato tutti gli atti disponibili e posti a base di gara, di avere preso conoscenza di tutte le circostanze generali e particolari suscettibili di influire sulla determinazione del corrispettivo, sulle condizioni contrattuali e di aver giudicato il corrispettivo remunerativo e tale da consentire l’offerta presentata“.

Mamma mia quanta roba. Vien mal di testa soltanto a leggerla. Se poi oltre a leggerla bisogna anche studiarla la cosa si aggrava. Per poter elaborare un’offerta in ci vorrebbero un bel po’ di giorni.

Invece no, bisogna andar di corsa e stando alle risultanze non è sufficiente neanche quello, perché i tempi messi a disposizione per gli operatori economici dai RUP sono questi :

Ora se il fine non è quello di voler andare in affido diretto o favorire chi ha già da tempo tutto bello e pronto, e credo e spero di no, quali sono i motivi ostativi a concedere un lasso di tempo maggiore agli operatori economici per prendere visione con calma di tutto, chiedere qualche delucidazione su eventuali dubbi ed interpretazioni e poi elaborare una offerta completa e regolare? Oltretutto nei cinque giorni possono essere compresi anche il sabato e la domenica.

Ci sarebbe infine da chiedere come si fa a parlare di proposta con il criterio della maggior convenienza per l’Ente se a presentare offerta è sempre e soltanto un operatore economico? Si tratta soltanto di prendere o lasciare e la normalità, la prassi ce lo insegna, è costituita dal prendere sempre e comunque.