Chi ha la precedenza non è esentato dall’obbligo di diligenza nella condotta di guida. Il giudice gli contesta un concorso di colpa pari al 15%.

incidenteCronaca/ di avvocato Stefania Isola

Considerate il caso di un veicolo che non si fermi ad uno STOP e provochi un incidente con un altro che ha diritto di precedenza nel passaggio.

A prima vista chiunque direbbe che chi non si ferma al segnale di STOP ha torto ma bisogna stare attenti perché non è sempre così.

Questo è quanto riporta una sentenza dal Tribunale di Palermo che, dopo aver valutato come prova il CID di un incidente come quello appena descritto e quindi individuando i punti d’urto, ha rigettato l’appello proposto dal conducente che aveva la precedenza al quale il Giudice di Pace aveva contestato un concorso di colpa pari, in percentuale, al 15%.

Il giudice ha chiarito che il conducente a cui la segnaletica concede un determinato comportamento, non è esentato dall’obbligo di diligenza nella condotta di guida.

Questo in virtù del fatto che, nonostante la situazione di affidamento generata dalle indicazioni segnaletiche, deve essere usata sempre la necessaria cautela riconducibile all’ordinaria prudenza e alle concrete condizioni esistenti nell’incrocio.

In altri termini questo significa che deve esser fatto il possibile per evitare ogni sorta di incidente con una condotta prudente, prevenendo anche le condotte illecite di altri automobilisti, pena la possibilità di incorrere in un concorso di colpa con questi ultimi.