Il Sedile

Fermi i lavori al Cavallino Bianco, la ditta Gianturco ha lasciato il cantiere. Il Comune non paga i suoi debiti.

Anche sull’assegnazione della direzione dei lavori si proietta l’ombra di un ricorso all’autorità giudiziaria.

Cronaca/Galatina/di p.z.

Sono finite da un po’ di tempo le sfilate con caschi di protezione e servizi fotografici all’interno del Cavallino Bianco ma nessuno informa ufficialmente il perché. Come al solito tocca al Sedile dare le brutte notizie ed informare i lettori di certe stranezze che succedono a Galatina.

Le sfilate sono cessate perché i lavori di riqualificazione del Cavallino Bianco sono bloccati e sono bloccati perché la ditta esecutrice ha abbandonato il cantiere per la morosità dell’Amministrazione Comunale nei suoi confronti.

Detta così la cosa sembrerebbe strana perché come può mai un’Amministrazione Comunale che ha avuto un’opera interamente finanziata con 800.000 euro dalla Regione Puglia e con 500.000 tramite un mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti non avere i fondi per onorare i propri  impegni  nei confronti di una azienda tanto da costringerla ad abbandonare il cantiere?

Il discorso è semplicissimo e si chiama Patto di Stabilità ed è quel marchingegno inventato dall’Unione Europea per contenere i debiti degli Stati membri ma che il suo meccanismo ha poi coinvolto anche gli Enti territoriali quali Regioni, Provincie, Comuni etc.

In che cosa consiste? Consiste nel fatto che l’Ente non può spendere di più rispetto alle proprie entrate. Inoltre nel programmare le proprie entrate ed uscite deve avere come riferimento il solo anno precedente e non più un triennio come avveniva ai tempi del Governo Prodi.  Un triennio si sa, permetteva maggior elasticità di gestione, in quanto tra cali e picchi delle entrate poteva fornire una statistica assai più attendibile per l’elaborazione  di un  bilancio che fosse il più vicino possibile alle reali possibilità dell’Ente. Un anno secco può, invece,  produrre notevoli squilibri sopratutto se l’anno precedente si fossero verificate delle entrate straordinarie magari irripetibili.

Cosa è quindi successo al Comune di Galatina? E’ successo che quest’anno le entrate nelle casse comunali sono state inferiori rispetto a quelle programmate sulla base dell’anno precedente.  Naturalmente ciò ha comportato il blocco di alcune spese anch’esse preventivate in base a quelle ipotetiche entrate, almeno con riferimento a quelle di una certa entità che inevitabilmente porterebbero a sforare il patto di stabilità.

Ecco perché il Comune non può pagare oggi la ditta Gianturco esecutrice dei lavori del Cavallino Bianco ed ecco perché la ditta Gianturco ha abbandonato i lavori ed ecco perché salterà quella clausola contrattuale che prevedeva la consegna dei lavori entro 180 giorni dalla firma del contratto.

Naturalmente il patto di stabilità non esonera da responsabilità l’Amministrazione Comunale la quale o non doveva dare inizio ai lavori nel 2014 oppure doveva dare una sforbiciata preventiva a qualche spesa fissa, oppure limitare se non eliminare qualche spesa  “promozionale” di troppo  e così avrebbe potuto onorare quei  100 e rotti mila  euro di impegno nei confronti di un’azienda che paga tasse, operai e sicuramente anche interessi bancari.

Ha prevalso la propaganda politica, la scenografia, l’ostentazione, l’apparire e intanto nei confronti dell’Amministrazione Comunale dopo il ricorso al TAR sulla regolarità della gara, con annessa querela di falso, da parte della ditta Co.Ge.Qu., spunta ora una richiesta fatta alla Direzione dei LL.PP.  di copia della documentazione relativa al progetto, relazioni tecniche, relativi provvedimenti amministrativi nonché tutte le comunicazioni inerenti la relativa richiesta di finanziamento alla Regione Puglia.

La richiesta è stata fatta dall’avv. Stefano Paladini per conto del suo cliente Ing. Congedo Raffaele al fine di una  tutela del diritto d’autore e conseguente connesso interesse patrimoniale del suo assistito per “una valutazione dei presupposti sostanziali e processuali ai fini  dell’esercizio del diritto di difesa”.

L’Ing. Raffaele Congedo, per completare e rinfrescare l’informazione,  è il professionista che a suo tempo vinse  con il suo progetto il concorso di idee sulla valorizzazione del Cavallino Bianco, progetto che poi  donò gratuitamente al Comune di Galatina.

Prassi  vuole, in questi casi, in caso di finanziamento del progetto, che il direttore dei lavori sia lo stesso progettista. Così, invece,  non fu perché  fu  fatta una gara  a cui si presentò un solo concorrente su 5 sorteggiati, l’arch. Enrico Ampolo, che vinse poi la gara.

I commenti maliziosi a suo tempo si sprecarono per via di alcune coincidenze ma che oggi potrebbero costituire elementi di una probabile azione giudiziaria.

Mi chiedo sempre più sopreso: “Niente niente il Cavallino Bianco riuscirà a supererà anche Toto Riina in numero di procedimenti giudiziari a carico?”

 

Exit mobile version