I commercianti del centro storico , le manifestazioni ed i controlli della discordia
Lettere/ di Colla Antonio
“Carissimo Direttore,
leggo in questi giorni di festa, un po’ sui giornali un po’ nei vari commenti su fb, delle proteste dei commercianti del centro storico di Galatina sull’ormai prossima chiusura del Centro, lamentando di rimanere “bloccati” all’interno dei propri negozi. Vorrei quindi approfittare del suo spazio, per porgere una domanda a questi commercianti: si sono mai preoccupati delle tante persone che in occasione delle iniziative organizzate in piazza rimangono bloccate nelle loro abitazioni, o addirittura non riescono ad entrare perché l’uscio della propria abitazione è occupato da auto in sosta, parcheggiate per di più sul marciapiede e letteralmente attaccate all’ingresso dell’abitazione? Questo succede ad ogni manifestazione, estiva ed invernale: passi carrabili ed ingressi delle abitazioni immediatamente limitrofe sono occupate da auto in sosta selvaggia, che bloccano passi carrabili ed ingressi, e senza che i vigili facciano alcun controllo, perché fermi in centro.
Non sarebbe forse opportuno allargare la “zona rossa” ed aumentare i controlli, con relative sanzioni, come fanno in altre realtà salentine, molto più organizzate e molto più attente ai problemi dei cittadini? Anche nell’ultimo concerto di inizio anno non ho potuto parcheggiare la mia auto in garage, dopo una lunga giornata di lavoro (lavoro anch’io nei giorni di festa e come tutti ho diritto a riposare al mio rientro), perché l’ingresso era occupato e nessun vigile era nei paraggi. Ci vuole rispetto verso il prossimo, non può vigere il detto galatinese “bonu iu bonu tutti”. Il successo di una manifestazione non si calcola solo nel numero di presenze, ma anche nell’organizzazione e nei disagi provocati agli abitanti. Di questo gli organizzatori ne dovrebbero tenere conto, e finora non lo hanno mai fatto nonostante le tante lamentele dei cittadini. Ci vuole rispetto, lo stesso rispetto che è mancato quando sono stati fatti esplodere i fuochi di artificio sul sagrato della chiesa, una delle più belle della città. E’ questo il rispetto che si ha per i nostri monumenti? “Pupa” docet!
Quindi, ben vengano le manifestazioni, ma solo se ben organizzate e senza creare disagi a noi cittadini. Nel caso in cui gli organizzatori di qualsivoglia manifestazione non fossero in grado di assicurare rispetto e disciplina, allora è meglio vietare ogni tipo di manifestazione. Oppure potrebbero rivolgersi ai loro colleghi di fuori paese per dei consigli utili. Saluti a tutti”.