Cronaca/di Ordine Nuovo
In un momento drammatico come quello che stanno vivendo tanti leccesi, non crediamo sia questo il tempo delle polemiche e delle passerelle, ma quello della solidarietà , delle riflessioni e delle decisioni, affinché una tragedia come quella vissuta ieri a San Cataldo non si ripeta e si creino anche le basi per la salvaguardia e lo sviluppo delle marine leccesi.
Già ad inizio estate, tuttavia, avevamo constatato in varie zone delle Marine leccesi e di San Cataldo in particolare degrado e incuria con sterpaglie che oramai erano arrivate dai boschi a ridosso delle abitazioni. Era tangibile la situazione di rischio e di pericolo che si correva in caso di incendio.
Altresì, ad inizio estate, come Movimento Nuovo, abbiamo portato avanti l’iniziativa per il rilancio dell’aeroporto turistico Lecce-Lepore affinché, in situazioni come quella che è accaduta ieri, diventasse anche strategico per arginare eventuali incendi per il tramite di canadair che oggi invece arrivano da Foggia.
Come Movimento Nuovo proponiamo perciò subito un tavolo tra i comuni di Lecce e Vernole. Una cabina di regia tra i due comuni per predisporre di comune accordo una programmazione omogenea sia per la lotta all’erosione costiera, sia per la gestione degli ampi spazi di bosco e di verde pubblico. Attraverso un costruttivo dialogo il comune di Lecce valuti la possibilità , con opportuni scambi territoriali, anche di acquisire il tratto di Marina del comune di Vernole, come avvenuto per Casalabate che è stata, invece, ceduta. Oppure , se si preferisce, addivenire in tale area a una gestione associata dei servizi da parte di Lecce e Vernole.
Da subito ci auguriamo di vero cuore che le marine leccesi costituiscano una priorità per chi le amministra, perchè esse rappresentano una grande risorsa.