Il sindaco Montagna, nel centro storico, inciampa sempre. Colpa dell’estensore delle sue ordinanze.

SDC10445.jpgCronaca/Galatina/di S.S.

Il centro storico si sa è abbastanza sconnesso, inciampare è facile.

Complice il Barocco Wine e la mano infelice e superficiale dell’estensore dei testi delle ordinanze del Sindaco ecco che inciampare spesso  rischia di diventare una prassi per il nostro primo cittadino.

Certo se leggesse quello che firma o allontanasse dalla sua corte qualche incapace sicuramente qualche figura barbina in meno di sicuro ci sarebbe.

Il nocciolo della vicenda si incentra sull’ordinanza di rimozione di alcuni divieti in occasione della manifestazione Barocco Wine. Mentre leggevo continuavo a chiedermi “sogno o son desto?”. Resomi conto di esser desto non ho potuto far altro che cercare di capire, attraverso quel copia ed incolla fatto con i piedi, cosa il sindaco e lo stesore dell’ordinanza avessero voluto comunicarci.

Partiamo dall’ordinanza n.49 quella che suscitò tanta ilarità in quanto tranne i nomi delle strade e qualche altro piccolo particolare era la fotocopia di quella fatta dal sindaco di Corigliano Ada Fiore. In quella ordinanza sindacale  vi era scritto che “al fine di tutelare il centro storico ed in particolare via Cavazza, via Buozzi, c.so Garibaldi, via Cavoti, via O. Congedo, via Chiura, via Mory, via Siciliani e p.zza S. Pietro da atti di inciviltà, maleducazione e vandalismo dei luoghi e del senso civico viene fatto divieto nelle suddette strade di:

-bivaccare ed intrattenersi per gridare, schiamazzare, ascoltare musica ad alto volume e disturbare la quiete ed il riposo dei residenti;

-indugiare con bicchieri o qualsiasi oggetto adibito alla consumazione di cibo e bevande;

sostare in gruppo sui gradini delle abitazioni private;

avere comportamenti contrari al pubblico decoro;

arrecare danni alle abitazioni privare”

In occasione invece della odierna manifestazione baccanale, la commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo aveva rilevato come il Barocco Wine fosse in cotrasto con alcune prescrizioni imposte da quell’ ordinaza n. 49 riguardanti la tutela del centro storico.

Presto detto e presto fatto: fatta la legge trovato l’inganno. Ecco l’ordinanza sindacale n.57 del 7 ottobre con cui si rigira la frittata.

Nasce l’ordinanza n.57 del 07 ottobre 2014 ed ecco cosa vien scritto.

Intestazione e primo gioiello:

Ordinanza sindacale n.49 del 16.09.2014. Integrazione.

Di quale integrazione si parla? Forse voleva dire deroga, per il nostro estensore è però la stessa cosa.

Poi scrive : (…) Ordina- di escludere dagli specifici divieti, di cui all’ordinanza n.49/2014, di “…intrattenere per ascoltare musica ad alto volume” e indugiare con bicchieri e qualsiasi oggetto adibito alla consumazione di cibi e bevande” le attività di trattenimento, spettacolo e le manifestazioni pubbliche comunque denominate, di interesse della collettività, di promozione e valorizzazione dei beni artistici, storici e culturali della città e che siano, organizzate, promosse, patrocinate, partecipate, finanziate (anche in parte) dal Comune;

I trasgressori saranno sanzionati a norma dell’art, 7 bis del D.lgs, n. 267/2000 e ss.mm. ii, con una sanzione compresa tra un valore minimo di Euro 25,00 ed un massimo di Euro 500,00 ferma restando l’eventuale applicazione di quanto previsto da specifiche disposizioni penali. (…)”.

Ora a parte l’interesse della collettività, a parte la promozione e la valorizzazione dei beni artistici, storici e culturali della città, quello che sfugge è come mai nascano due pesi e due misure. Come può un Ente pubblico autorizzare chi possa e chi non possa fare la stessa cosa? E come può qualcosa costituire un reato o un infrazione in certi frangenti ed essere legalità in certi altri? Una legge, come peraltro lo è un’ordinanza sindacale, può essere tale a discrezione e sopratttutto  se le motivazioni a cui ci si applica per una eventuale deroga son ben diverse dalla realtà? Scomodano sempre la cultura, poveretta.

Ma la cosa più ilare, più fantasiosa è quella contenuta nel secondo capoverso, quello in neretto che afferma che “i trasgressori saranno sanzionati a norma…(…)”. Di quali trasgressori parla? Ma se ha appeno finito di scrivere che sono esclusi i  divieti previsti dall’ordinanza n. 49 in occasione delle manifestazioni patrocinate e finanziate (anche in parte) dal Comun,e oltre a tutti gli altri bla bla bla.

Vuoi vedere che intende dire che se stasera qualcuno pensa di non ascoltare musica ad alto volume e non lascia a terra bicchieri e piatti sposchi si becca una sanzione da 25 a 500 euro? Oltre naturalmente a quanto previsto da eventuali disposizioni penali?

Visto che di vino si tratta, sarebbe proprio il caso di consigliare a qualcuno, a colazione, di allungarlo col latte perchè è evidente che “schiettu” non lo regge.

Testo dell’ Ordinanza

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