Causa un montacarichi rotto gli ammalati degli Infettivi sono stati trasferiti in Chirurgia
Galatina – Con la sanità la politica, e non solo quella, continua a giocare. Si gioca sulla salute dei cittadini, si gioca sulla salute degli operatori sanitari, si gioca e si specula, ciò che da maggiormente il voltastomaco, anche sulla parte più debole della catena: l’ammalato. Quante parole vuote e di comodo sul S. Caterina Novella.
Tante false Cassandre con vesti stracciate e capelli scomposti hanno tentato di far credere che vivono il problema con disperazione e rabbia. Addirittura Delibere di Giunta per ricorsi al TAR dopo che i buoi son già fuggiti dalla stalla (rifletteteci e poi ditemi se non vi sembra un film già visto con la sede del Giudice di Pace), poi, però,ci si accorge che nel frattempo hanno lavorato sotto traccia e son riusciti a barattare connivenza e coscienza in cambio di un primariato ad interim qui e là o altri benefici per il proprio orticello.
Ormai si son venduti tutto a Galatina: Fiera, Tribunale, Quartiere Fieristico, Uffici E.A.A.P e via a seguire. Al diavolo! doveva restare solo un ospedale, per anni fiore all’occhiello del Salento e con reparti, come gli infettivi, di vera eccellenza? Vada in malora anche quello, svendiamo politicamente anche quello, l’importante aver sistemato, recintato e concimato l’orticello di casa propria.
Al S. Caterina Novella in questi giorni è ancora di scena il reparto degli infettivi, esattamente quello che, giusto un anno fa e proprio di questi periodi, fece parlare di se quando per una pitturazione muraria del reparto i degenti furono spostati nella zona del Day Hospital dove non funzionava il condizionatore. Poi venne fuori che gli ammalati non venivano fatti rientrare nel reparto perché non si autorizzavano i lavori di pulizia del reparto. Non volevano o non potevano pagare gli straordinari al personale delle pulizie e per l’acquisto del condizionatore c’era bisogno di una gara.
Questa volta, sempre nel reparto degli infettivi, a non funzionare è il montacarichi ragion per cui su disposizione della Direzione Sanitaria è stato deciso di spostare gli ammalati del reparto infettivi in altri dell’ospedale. Ci hanno provato dapprima con ortopedia ma qui si trovati di fronte l’intransigenza, e non solo quella, del Direttore del reparto.
Poi hanno tentato con Chirurgia, qui la cosa è andata meglio perché il primario del reparto dott. Donato De Giorgi ha dato il proprio consenso e la propria autorizzazione. In men che non si dica in chirurgia sono stati trasportati gli ammalati con ogni tipo di patologia infettiva e messi in reparto con gli altri pazienti ed un personale non idoneamente attrezzato per gestire tale emergenza.
La cosa più allarmante, da quanto appreso nel nosocomio, è che sono utilizzati in comune ed in modo indiscriminato, strumenti di pronto intervento tipo l’aspiratore, e ciò ha veramente dell’incredibile. Inutile dire, e non potrebbe essere diversamente, che la situazione sta creando allarmismo e preoccupazione sia tra i pazienti che tra il personale sanitario e se la situazione non dovesse rientrare in una pronta e celere normalità, non viene esclusa nessun tipo di azione per tutelare e salvaguardare la salute degli ammalati e quella propria.
Ci si chiede: cosa ci stanno a fare nel nosocomio i rappresentanti di quelle associazioni definite difensori dei diritti del malato? Cosa ci stanno a fare i vari rappresentanti sindacali di categoria? Solo chiacchiere e distintivi e nel momento opportuno, imboccati, urlare al lupo al lupo? E’ da molti giorni che il montacarichi è rotto, perché invece di concepire ancora una volta una scelleratezza non lo si è riparato? Ancora una volta mancanza di fondi? Poco credibile visto che, notizia diffusissima tra il personale dipendente del nosocomio, il S. Caterina Novella spenderebbe circa 360.000 euro al giorno per pagare una autoambulanza privata con relative unità di servizio il cui impegno principale è quello di cercare di riuscire ad ingannare il tempo durante la maggior parte della giornata.