“Con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro” chiederei al nuovo anno….
Cronaca/ di Redazione
Si è chiuso un anno a cui abbiamo assistito, dopo alterne vicende, alle dimissioni del primo cittadino ed alla fine anzitempo della 24^ legislatura amministrativa. Nel maggio 2017 voteremo per una nuova dirigenza.
Cosa chiederei e cosa potremmo chiedere al nuovo anno? Può sembrare utopistico ma io chiederei una città nuova. Molti errori sono stati fatti in questi anni, errori che ci hanno fatto perdere la voglia di fare. Oggi quello che vorrei è una città con una maggiore attenzione principalmente da parte di tutti noi.
Una città che deve fare molti sforzi per cambiare direzione, per tornare ad essere l’ombelico del Salento, l’isola felice in cui tutti volevano vivere. Galatina dovrà cambiare tantissimo sulla concezione della cultura, sul turismo, sul piano urbanistico, sul piano economico- sociale e sull’ambiente.
Galatina ha bisogno di un sindaco che riesca ad inculcare in ogni cittadino la capacità e la mentalità di farlo sentire più simile all’araba fenice che ad un parassita del sistema politico e sociale. Un sindaco che inculchi la voglia di contribuire senza incertezze e calcoli di convenienza, che sia guida “di fronte alle sfide di oggi e del futuro”. Un sindaco che sia trasparente e costruttivo, aperto al dialogo, all’ascolto, al confronto nel rispetto reciproco, coerente nel comportamento e che dia vita a progetti concreti, che crei un percorso da realizzare insieme e che sia, soprattutto, sempre sincero.
Sì, un sindaco che viva in mezzo alla gente e non arroccato nelle stanze del potere. Un sindaco vicino alle esigenze dei suoi cittadini, che si impegni in un rinnovamento serio e duraturo, che sappia fare politica “buona” quella che rappresenta l’unica strada percorribile, che lavori con competenza, precisione, conoscenza, abnegazione e professionalità e che niente sia stereotipato, scontato.
In cuor mio voglio credere che, con l’ottimismo della ragione, potremmo uscire dalla crisi aggrappandoci alla speranza che la nuova amministrazione ci dia una città vivibile a 360°; è pur vero che molto c’è da recuperare, da fare, da migliorare, ma se questo vuol dire che Galatina avrà un futuro degno della sua storia, ebbene, allora dobbiamo provarci e batterci. Basta crederci, non perdiamo la speranza, la positività… come diceva Don Lorenzo Milani: “non serve avere le mani pulite se poi si tengono in tasca”.
A tutti…