Il Sedile

Carrozzini:”Bisogna guardare sempre i due lati della medaglia, anche i commercianti, come i cittadini, hanno le loro buone ragioni”.

Considerazioni della consigliera comunale sulla lettera del sig. Muccari.

Lettere/di Paola Carrozzini.

Caro direttore,
ho letto con attenzione la lettera pubblicata il 7 febbraio sul suo giornale on-line, scritta dal Sig. C.F.M.

Il contenuto, esposto in maniera chiara ed analitica, è in sostanza una plateale denuncia del fatto che diversi commercianti di Galatina non consentono ai cittadini che vogliono adottarlo, il pagamento con bancomat che consente di usufruire dei vantaggi cashback ed, eventualmente, di partecipare alla lotteria degli scontrini.

Non c’è dubbio che il Sig. C.F.M. riferisce le sue ragioni secondo il proprio punto di vista da cittadino acquirente che vuole far valere i suoi diritti.
Ed a tal proposito, nulla da dire.

Io, però, mi metterei un attimino nei panni di un negoziante qualunque che dalla primavera scorsa sta vivendo una situazione surreale.
Ricostruisco i fatti a partire dal gennaio 2019 per far meglio comprendere al lettore di cosa stiamo parlando e chiedo di interpretare gli eventi scanditi dalla normativa di Stato, con la mente sgombra da preconcetti che spesso condizionano il nostro modo di giudicare le cose.

In data 01/01/2019 è entrata in vigore, a regime, la fattura elettronica e pertanto, Professionisti, Imprese, Commercianti, improrogabilmente, hanno dovuto acquisire nuovi software gestionali (direttamente o indirettamente) al fine di compilare, predisporre ed inoltrare i file della fattura elettronica.
Quasi contestualmente, con vari scaglioni, è entrato in vigore lo scontrino elettronico e pertanto, i Commercianti, improrogabilmente entro il 01/01/2021 (indipendentemente dall’emergenza pandemica, purtroppo ignorata!) hanno dovuto adeguare i loro registratori di cassa e, nella maggior parte dei casi, hanno dovuto acquistare dei nuovi R.T., ossia registratori telematici, capaci di generare i nuovi scontrini e trasmetterli alle autorità competenti.

Per quest’ultimo adeguamento lo Stato ha previsto un credito di imposta con tetto massimo pari a €250,00.
Conseguentemente a ciò, casualmente, i nuovi R.T. hanno avuto un prezzo al Pubblico non inferiore a €500,00 + IVA al 22%.

Successivamente a questi due adeguamenti, lo Stato ha introdotto, dapprima il “cashback”, chiedendo nuovamente alla medesima categoria di Commercianti che aveva appena adeguato i propri R.T., di adeguare ancora una volta i medesimi registratori di cassa, al fine di favorire tale restituzione di contante per ogni micro-acquisto.
Successivamente lo Stato ha introdotto la “lotteria degli scontrini” che purtroppo necessita di un ulteriore adeguamento hardware dei registratori di cassa.

I protagonisti di tali adeguamenti sono i medesimi destinatari di decreti di chiusure temporanee, a volte prolungate e troppo spesso “a corrente alternata”, delle proprie attività a causa della pandemia da Covid19.
I medesimi destinatari che hanno registrato forti cali di volume d’affari nel corso dell’anno 2020 e magari, alla data odierna sono ancora chiusi o soggetti a forti limitazioni.

I medesimi destinatari che devono sottostare ai costi ed agli aumenti delle commissioni bancarie (ogni singola transazione può costare al commerciante dallo 0,99% fino al 4%).
Costi che non ricadono in alcun modo sui consumatori ma che il governo (con premier Giuseppe Conte) aveva promesso di ridurre in maniera significativa per incentivare l’utilizzo della moneta elettronica.
Per ora l’accordo con ABI non c’è. In compenso il decreto fiscale prevede un credito di imposta pari al 30% sulle commissioni, utilizzabile per pagare le tasse.

Un incentivo ritenuto insufficiente.
Pertanto, nonostante l’obbligo del POS sia stato introdotto dal Governo Monti nel 2012 e sia pienamente in vigore dal 2014, ad oggi non sono previste multe o provvedimenti per chi non lo rispetta.
Dal 1° luglio 2020 l’obbligo del POS è stato nuovamente sancito dalla normativa che, tuttavia, non ha decretato sanzioni per i commercianti che non intendono utilizzarlo.

Alla luce di tutto questo, ritengo che, in merito ad ogni questione, occorra osservare con maggiore attenzione il rovescio della medaglia, guardare le cose da ogni punto di vista possibile, immedesimarsi negli altri e, soprattutto, comprendere che alcuni comportamenti non sono necessariamente supportati dalla cattiva fede.

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