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Castro si prepara a far festa con un simbolo della tavola, della cultura e delle tradizioni locali più antiche, la castrense. Una cozza nel suo genere, perché allevata e affinata nella baia di Castro, dove si nutre di fitoplancton e sali minerali e viene ossigenata da correnti sottomarine naturali.

Un prodotto particolare e di alto valore nutraceutico, punta di diamante della produzione ittica del territorio, che diventa regina di una due giorni organizzata da Marevivo con il patrocinio del Comune di Castro , dal 28 al 29 giugno che apre di fatto il calendario degli eventi estivi a Castro.

Taglio del nastro venerdì 28 giugno alle ore 19 alla presenza di autorità, organizzatori ed esperti che porteranno per mano il pubblico nelle pieghe del viaggio fatto di ricerca nella miticoltura di alto livello che ha portato alla nascita della castrense.

Abbiamo deciso di organizzare una festa di comunità che fosse identitaria, filo rosso della narrazione di un territorio, della sua vocazione, delle sue eccellenze – spiega Vincenzo Ciullo, organizzatore dell’evento -. La prima edizione dell’evento ricade nell’anno in cui mio padre Antonio, lupo di mare e anima dell’universo ittico castrense, ha compiuto 80 anni e non pare un caso. È come se i fili della storia della comunità si annodassero in maniera indissolubile con quelli della mia famiglia e allora occorre ritrovarsi, celebrare l’identità, m anche il lavoro e il mare che unisce tutte le nostre storie, dal passato al futuro”.

Nella due giorni sarà possibile conoscere ”da vicino” la castrense grazie alla presenza di uno stand informativo con tecnici ed esperti

L’evento mira a sensibilizzare sull’importanza della produzione sostenibile di mitili, valorizzando il territorio di Castro e di tutto il Salento, portando benefici come occupazione, turismo, sostenibilità ambientale e inclusione sociale attraverso la virtuosa collaborazione con “Gli Amici di Nico”.