
Rubriche/ di Piero D’Errico
Assaliti dal “pentimento” di aver mangiato un po’ di più, forse troppo e anche bevuto un po’ di più.
Rubriche/ di Piero D’Errico
Assaliti dal “pentimento” di aver mangiato un po’ di più, forse troppo e anche bevuto un po’ di più.
Rubriche/di Prof. Luigi Mangia
Cecilia Sala non ha commesso nessun reato per essere rinchiusa in un carcere di sicurezza a Teheran nella prigione di “Adin” nel reparto “209”, dove sono rinchiuse le donne che si sono battute contro il regime Teocratico per rivendicare la loro libertà.
L’accusa contro la giovane giornalista è stata quella di aver mancato di rispettare le leggi islamiche: accuse infondate e generiche. Il suo viaggio in Iran infatti preventivamente, e con accortezza, la giornalista aveva concordato la lista delle persone da intervistare con i rispettivi nomi e cognomi, le domande da fare e le finalità del suo progetto culturale di informazione dei movimenti iraniani.
La polizia “morale” ha sequestrato Cecilia Sala solo per fare un uso politico di ricatto verso l’Italia al fine di tutelare l’ingegnere Mohammad Abedini esperto di tecnologia militare, di costruzione di droni, ora in carcere a Milano, a cui sono stati negati gli arresti domiciliari. Cecilia Sala è rinchiusa barbaramente in una piccola cella stretta e fredda, con due sole coperte, una per coprirsi e l’altra come materasso senza cuscino. La cella è chiusa, senza finestre, illuminata 24 ore con una luce bianca nota come tortura bianca per impedire il sonno.
A Cecilia sono stati tolti anche gli occhiali da vista e il cibo le viene fatto passare dalla fessura della porta per impedire di vedere le persone. La giovane cecilia è una povera donna sepolta viva da usare come riscatto politico verso il governo Italiano e in disprezzo del diritto internazionale. Cecilia Sala fa e preferisce il giornalismo social, è molto brava nel realizzare Podcast, quel giornalismo che interroga e fa parlare le persone. Dalla loro voce infatti conosciamo la storia, le abitudini, gli usi e i costumi dei luoghi soprattutto le relazioni dei corpi e la vita di comunità.
Il sequestro della giovane giornalista Cecilia, vuole essere la guerra la guerra Islamica contro quella forma di giornalismo di inchiesta che usa la voce, fa parlare i corpi, illustra i comportamenti di liberazione dai pregiudizi della religione e soprattutto l’avversione alla dittatura di liberare che individua nelle donne il nemico da sopprimere e da annullare. Cecilia sala con il suo sequestro dimostra il disprezzo del diritto internazionale di tutte le dittature che con la violenza della guerra pensano di governare e avere il dominio dei loro paesi. Tutti dobbiamo sentirci impegnati per liberare Cecilia Sala e soprattutto per non subire la barbaria e la prepotenza della repubblica Islamica di Teheran e liberare le donne alle quali viene negato il diritto di studiare, di leggere il corano ad alta voce, di cantare
Rubriche
Il lungo ponte dell’Epifania chiude le festività natalizie, proprio quando il bel tempo spinge in Puglia le gite fuori porta soprattutto in campagna, con gli agriturismi che ospiteranno nel giorno della Befana circa 4mila ospiti a tavola.
Rubriche/Coldiretti Puglia
Nel menu del cenone dei pugliesi in otto casi su dieci (82%) sono previste quest’anno le lenticchie chiamate a portar fortuna, in una regione in cui il consumo dei legumi è radicato, con il 63% dei pugliesi che li mangia più una volta alla settimana, secondo l’ISTAT.
Rubriche/Coldiretti Bari
Quasi otto pugliesi si dieci (78%) trovano a tavola gli avanzi di cenoni della vigilia e pranzi di Natale che vengono riutilizzati in cucina con una nuova sensibilità verso la riduzione degli sprechi.
Rubriche/di Piero D’Errico
Ci siamo lasciati che l’estate finiva e la scuola cominciava e con il dispiacere che sia una cosa che l’altra, avrebbe tolto soprattutto a ‘Peo‘ gran parte del tempo libero.
Rubriche/di Coldiretti Puglia
I pugliesi hanno speso oltre 270 milioni di euro per i cibi e le bevande da portare in tavola tra la cena della vigilia, i pranzi di Natale e Santo Stefano che oltre nove pugliesi su dieci (88%) hanno deciso di trascorrere a casa con parenti o amici.
Rubriche
In questo numero, proponiamo un’analisi approfondita su una serie di temi che riflettono le trasformazioni strutturali, le sfide e le opportunità che caratterizzano l’economia italiana e globale.
Secondo Coldiretti Puglia il costo mensa annuale è stato di 662 euro. Un aumento del 6,98%. Calmierare prezzi e corretta alimentazione nelle scuole.
Rubriche
In Puglia il 26,6% dei minori vive in povertà, un dato superiore alla media nazionale che si ferma al 22% secondo Save the Children, ma è necessario anche garantire una corretta alimentazione dei bambini nelle mense, il cui costo annuale per la scuola dell’infanzia e della primaria è stato di euro 662 euro a bambino, in aumento del 6,98% rispetto all’anno precedente.
Rubriche
“Piuttosto che risolvere le grandi vertenze aperte e ancora in attesa di risposte, tra cui la più grande che è quella dell’ex Ilva, il governo sta puntando sull’industria militare e va nettamente contro la nostra idea di futuro”.
Colloqui anche da remoto per chi vive fuori regione.
Rubriche/Arpal Puglia
Colloqui in presenza per i residenti e colloqui a distanza per chi vive fuori dalla Puglia: si chiama Recruiting week ed è l’innovativa formula coniata da Arpal Puglia, l’Agenzia regionale per le Politiche attive del Lavoro, per potenziare il servizio di incrocio domanda-offerta, dare risposte alle aziende che cercano personale e, al contempo, far rientrare in Puglia molte professionalità di cui il territorio ha bisogno.
Rubriche
Sono 38 i vini DOP e IGP che posizionano la Puglia al quinto posto in Italia per prodotti certificati con un valore di 631 milioni di euro pari al 93,1% del paniere IG del Paese, un gradimento che i consumatori confermano anche sul fronte della qualità, facendola salire al quarto posto della top ten delle regioni con i vini rosati e al quinto per i vini rossi.
L’età media della popolazione sale a 46,3 anni. L’età media al parto delle donne pugliesi sale da 30,4 anni a 32,5. Raddoppia l’indice di vecchiaia.
Rubriche/di Davide Stasi
Si è allungata la speranza di vita dei pugliesi che arriva a 80,9 anni per gli uomini e 84,9 anni per le donne (per una media di 82,8 anni). Vent’anni fa, si fermava a 78,6 anni per gli uomini e 83,7 anni per le donne (per una media di 81,1 anni).
La vigna pugliese che sbarca oltreoceano vince il premio nazionale ‘Amiche della Terra’, con Teresa Diomede di Rutigliano che porta la sua uva sulle tavole internazionali, unendo la tradizione con una visione imprenditoriale che guarda al futuro.
Rubriche
A San Martino è immancabile il Novello in Puglia, un vino per tanti fatto da pochi, con una stima di 150mila bottiglie prodotte e circa 900mila euro di fatturato, un vino giovane e beverino che ha perso smalto rispetto al passato in termini di consumi e produzione, ma che resta un apprezzabile fenomeno stagionale.
Con la siccità che ha tagliato il raccolto di orzo anche in Puglia di oltre il 25%, è a rischio la birra made in Italy, per cui risultano sempre più necessarie misure di sostegno alle imprese per tutelare un settore dalle elevate potenzialità.
Rubriche
«La vittoria di Trump avrà ripercussioni anche sulla nostra economia». È quanto emerge dal nuovo studio condotto dall’Osservatorio economico Aforisma.
Calano gli occupati in agricoltura in Puglia, con una diminuzione dell’8,2% nel primo semestre del 2024, mentre con l’apertura delle lavorazioni e delle semine nei campi ma anche delle grandi raccolte come quella olivicola, sono 10mila i lavoratori che mancano nelle campagne in Puglia, ma anche nelle attività di trasformazione e quelle più specialistiche, con il rischio di minare la sovranità alimentare in un momento di forti tensioni internazionali.
Rubriche/Coldiretti Puglia
Sono quasi 20mila i cavalli allevati in Puglia, con un aumento dei capi del 32% negli ultimi 5 anni, un patrimonio consistente a conferma del lavoro quotidiano degli allevatori ma anche della passione di turisti e pugliesi per le passeggiate e il turismo equestre nei 51 agriturismi in cui è offerta l’attività di equitazione, senza dimenticare però l’attività sportiva e la pet therapy.
Rubriche/di prof. Luigi Mangia
È una forma nuova, straordinaria, efficace ed incomparabile: quella delle donne quando usano il loro corpo per lotta di liberazione, per la loro libertà contro il potere autoritario, repressivo ed autocratico del governo iraniano.
Sono le giovani donne, lo fanno senza avere paura, consapevoli di finire in carcere, dove subire la violenza e sfidare la condanna a morte. La guerra delle donne non è come quella degli eserciti i quali usano carrarmati, missili, bombe intelligenti, tutti per uccidere, per distruggere intere città; al contrario le donne affermano col proprio corpo il diritto di essere libere, di amare e di studiare, di essere fondamentalmente “donna, vita, libertà”.
Una giovane studentessa è stata fermata dalla polizia ed è stata rimproverata perchè non portava correttamente lo hijab. La risposta della giovane donna è stata quella di liberarsi dei vestiti mantenendo solo quelli intimi. La giovane donna ha avuto la forza di resistere per poi entrare nell’università, farsi notare dagli studenti e i professori, manifestando davanti a loro la sua grande protesta di un grande coraggio e di convinta resistenza contro il potere repressivo di tutte le libertà delle donne di Teheran.
La giovane studentessa è stata arrestata dalla polizia, dalla quale è stata dichiarata una malata di mente. In Iran la lotta di liberazione delle donne sin dall’inizio è stata giudicata come un movimento di donne malate di mente proprio per emarginarle e in particolare per screditare e quindi per reprimere la loro opposizione al potere teocratico che governa l’Iran dal 1979. Prima le donne iraniane infatti erano libere.
Le guerre fatte dall’uomo uccidono, portano morte e distruzione: avvelenano l’aria e distruggono la terra. La lotta fatta dalle donne invece libera la società e accende il futuro, per questo la loro lotta è il nostro avvenire.
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