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“Daniel”

Rubriche/Pensieri&Parole/di Piero D’Errico

L’ho rivisto dopo due anni, ne aveva uno, ora ne ha tre.                                                                     

Le pagine saltate.

Rubriche/PensieriParole/di Piero D’Errico

Quando ci dissero: “la scuola resterà chiusa” poco mancò che non si levasse un urlo di gioia da far sentire sino alla periferia della città.

Teoria di un sogno

Era abbastanza freddo, ma io ero sudato, bagnato e spaventato.

Rubriche/PensieriParole/di Piero D’Errico

Avevo messo in fila tante coincidenze e tanti effetti collaterali.
L’epidemia era scoppiata quando la CINA si preparava a festeggiare il Capodanno.

Notte prima degli esami: “Raccontami di quell’esame che io non potrò fare”.

Rubriche/PensieriParole/di Piero D’Errico

Sono seduta sul divano, la TV spenta, ho paura di sentire, ho paura di vedere.
Di fronte a me la sorella più grande, quasi otto anni di differenza, in mezzo agli otto anni, mio fratello.
Sono incasinata tra scuola e “virus” in un anno scolastico già finito.

Rivoglio il mio mondo di “prima”.

Rubriche/PensieriParole/di Piero D’Errico

Vedere strade vuote e nessuno in giro, essere circondato dal rumore del silenzio, spaventa.
Ti prende un po’ la malinconia, ti scende un po’ di nostalgia.

Cielo azzurro di Maggio.

Rubriche/Pensieri&Parole/di Piero D’Errico

Sembrava come la fine del mondo, come se se non ci dovesse essere più un domani,
come se non dovesse più fare alba.

Quel marzo del 2020.

Rubriche/PensieriParole/di Piero D’Errico

Lui aveva la fortuna di poter lavorare da casa. Lei no, non poteva, ma se anche avesse potuto, forse non l’avrebbe mai fatto.

Prenditi cura di te.

Rubriche/PensieriParole/di Piero D’Errico

Non furono pochi a pensare che era un modo naturale del COSMO per regolare il suo equilibrio, le sue regole stravolte.

Abbracciati a distanza.

Rubriche/PensieriParole/di Piero D’Errico

In quel periodo di grande tristezza, furono tante le storie belle, storie d’amore, di amicizia, di paura.

“Mia madre ai tempi del Corona”

Rubriche/pensieriParole/di Piero D’Errico

Mia amatissima mamma,

sei seduta sul letto in questo mite pomeriggio d’inverno, sfiorata da
quello spicchio di sole che entra dalla finestra, si sdraia sulla parete
davanti a te e ti fa compagnia.

Il peso delle parole.

Rubriche/PensieriParole/di Piero D’Errico

“Sono stato tutta la vita e sono, cito: un ciccia bomba cannoniere, un panzone,
un trippone, una palla di lardo. Una volta un ragazzo mi gridò:
Sensi mi fai senso.

Viva Dio

“Fui io che lo feci arrivare in Francia, e quella volta feci la cosa più giusta che potevo fare”.

Rubriche/PensieriParole/di Piero D’Errico

Quando lo vidi in stazione ad aspettarmi, aveva quel giubbino, la
camicia e le scarpe usate, che io gli avevo dato.
Aveva i jeans nuovi che sempre io gli avevo regalato.

2020. Venti. Venti.

“Anche quest’anno ce le semo levate da e palle”.

Rubriche/PensieriParole/di Piero D’Errico

Abbiamo mangiato e bevuto, ci siamo messi in fila in un interminabile
trenino, abbiamo ballato, cantato Last Christmas a squarciagola, abbiamo
esagerato e forse divertiti.

Il Natale è per tutti

Rubriche/PensieriParole/di Piero D’Errico

Comprerà in una traversa della via della moda, un cappotto 100% cashmere
elegante e raffinato.
Lo abbinerà a vestito, camicia e cravatta e per ultimo a scarpe morbide e di
vernice.

“Generazione di Fenomeni”

Rubriche/PensieriParole/di Piero D’Errico.

Ci ritrovammo quasi tutti in quella Chiesa gelida e triste, tra le foglie cadenti
di un autunno che stava per lasciarci.
C’eravamo lasciati ragazzi, mentre attraversavamo gli anni più belli della
nostra vita e ci ritrovavamo in quell’età numericamente catalogata come la
“terza” o quasi.

Una rotonda sul mare.

Rubriche/PensieriParole/ di Piero D’Errico.

Avevo poco più di dieci anni e tanta difficoltà  a imparare a memoria le poesie.

Quella canzone invece la conoscevo tutta a memoria, dalla prima all’ ultima parola per le volte che l’ascoltavo in radio e soprattutto per le volte che la sentivo cantare da mia madre.

Il padre di Piero

Rubriche/PensieriParole/di Piero D’Errico

Comunista, questo si.
Comunista a prescindere, senza se e senza ma, come si era allora.
Mai un dubbio, mai un ripensamento.
Quando si dice: comunista per sempre.

Vi si legge negli occhi.

Però ho cambiato il finale del racconto.

Rubriche/Pensieri&Parole/di Piero D’Errico

I segnali c’erano tutti, troppa differenza, troppi punti di vista diversi.
E lui che si era accorto da un po’ aspettava, aspettava tristemente la
fine che sarebbe arrivata prima o poi.

“Cris”

Rubriche/ParoliPensieri/di Piero D’Errico

Io non so se tra le lettere del nome c’era anche una “acca”, penso di si.
Ma con la “mutina” o senza, la storia non sarebbe cambiata.
Lei invece, aveva uno straordinario istinto materno, dove c’era lei
c’erano sempre bambini e correva sempre in aiuto di tutte le sue amiche
che nel frattempo diventavano “madri”.

La straordinaria grandezza dei nonni.

Rubriche/PensieriParole/di Veronica Romano

La straordinaria grandezza dei nonni l’avevo capita da un po’, quello che non avevo ancora capito o  non avevo voluto capire, era il mettere in conto il fatto che prima o poi perderli, sarebbe successo.

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