Il Sedile

Centro Salento Ambiente: ex lavoratori hanno chiesto la dichiarazione di fallimento della Società.

Sono in 28 che hanno presentato ricorso al Tribunale di Lecce. La Società non ha corrisposto il T.F.R.

Cronaca/ di p.z.

Galatina – Le stanno tentando tutte gli ex lavoratori della Centro Salento Ambiente per tentare di ottenere quanto loro dovuto relativo al trattamento di fine rapporto. In un primo momento avevano tentato di coinvolgere anche il comune di Galatina nella sua veste di socio di maggioranza della Società.

Il tentativo non ha dato i frutti sperati. La richiesta è stata respinta dal Tribunale di Lecce con la motivazione che la Società è una Spa e come tale risponde esclusivamente con il proprio capitale sociale e non con quello dei singoli soci.

Poi alcuni ex lavoratori, hanno promosso tramite l’avv. Luigi Pantaleo Stefanelli, ricorso per decreto ingiuntivo innanzi al Giudice del Lavoro di Lecce che, nella persona della dott.ssa Gustapane, con decreto ingiuntivo del 25 maggio 2016 passato in giudicato per assenza di opposizione ha condannato la Centro Salento Ambiente al pagamento di quanto dovuto ai propri ex lavoratori.

Il decreto è stato notificato alla Centro Salento Ambiente in data 20 luglio 2016 con relativa intimazione di pagamento a cui, però, non vi è stato alcun seguito ragion per cui è stato richiesto, ed ottenuto, il provvedimento di pignoramento mobiliare. Lo stesso ha però avuto esito negativo in quanto l’Ufficiale Giudiziario ha potuto soltanto rilevare che “la sede della Società debitrice è abitualmente chiusa”.

Constatato che la CSA si trova ormai in situazione tale da non riuscire ad adempiere alle proprie obbligazioni gli ex lavoratori hanno presentato istanza al Tribunale di Lecce di fallimento.

La prima udienza, presieduta dal Giudice dott. Sergio Memmo, si è tenuta il 17 gennaio 2017. In sede di ascolto prefallimentare altri legali , in nome e per conto di altri lavoratori loro assistiti, si sono uniti all’avv. Stefanelli ed hanno depositato istanza di fallimento per cui il numero dei lavoratori ricorrenti è salito a 28 unità in rappresentanza di una massa creditoria di circa 250.000 euro ma che sarà sicuramente destinata ad aumentare.

il Giudice si è riservato di emettere i relativi provvedimenti.

 

 

 

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