Il Sedile

Chiarimenti sulla ipotetica “tassa” riguardante i condizionatori

I Chiarimenti  forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico

Cronaca/ di AssoConsum Lecce

A seguito di notizie allarmistiche, il Ministero dello Sviluppo economico è intervenuto per far chiarezza sull’ipotesi che vi sia una tassa sui condizionatori che potrebbe toccare i 200 euro a famiglia. Come previsto dal D.P.R. 74/2013, gli impianti termici per la climatizzazione o produzione di acqua calda devono essere forniti di un Libretto di impianto; i controlli e la manutenzione devono essere effettuati “su impianti termici di climatizzazione invernale di potenza termica utile nominale maggiore di 10 kW e sugli impianti di climatizzazione estiva di potenza termica utile nominale maggiore di 12 kW”.

Infatti il dpr 74/2013 recepisce la direttiva 2002/91/CE il cui articolo 9 “prevede che gli Stati Membri adottino le misure necessarie per prescrivere ispezioni periodiche sui sistemi di condizionamento d’aria la cui potenza nominale utile e’ superiore a 12 kW”.

Detto ciò, una potenza minima di 12 kW non è tipica di un impianto familiare.

Per quanto riguarda il libretto, il Mise ha emanato un decreto che prorogava al 15 ottobre 2014 la scadenza per provvedere all’adeguamento del libretto di impianto, come era già previsto da un decreto precedente. Come spiegato dal Ministero, la sostituzione del nuovo libretto può avvenire in occasione e con la gradualità dei controlli periodici di efficienza energetica previsti dal DPR 74/2013, che, come ribadito, sono quelli, “sui sistemi di condizionamento d’aria la cui potenza nominale utile è superiore a 12 kW”.

 

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