Chiesti tre anni e 4 mesi per la galatinese Raffaella De Luca vicepresidente della Cooperativa “Oasi med”.

Cronaca/di Redazione

Chieste condanne per oltre 20 anni al termine del processo in abbreviato nei confronti degli imputati coinvolti nell’inchiesta su presunte creste agli incassi per gli ingressi all’interno del Castello Carlo V.

Nello specifico la pm Rosaria Petrolo ha invocato 4 anni e 8 mesi per Stefano Ramires, 49 anni, presidente della società cooperativa “Oasimed”, con sede legale a Lecce; tre anni e quattro mesi ciascuno per Marina Quarta, 51enne di Lizzanello, presidente di “Theutra”, per il suo vice Paolo De Rinaldis, 49 anni, di Lizzanello; per Anna Maria Cafiero, 77 anni, originaria di Brindisi ma residente a Lecce, consigliera della stessa società; per la vice presidente della cooperativa “Oasimed” Raffaella De Luca, 49 anni, di Galatina, e per il vice presidente Marco Bianchi, 46, di Lecce, consigliere della stessa società.

Alle Cooperative era affidata la gestione del servizio di informazione ed accoglienza turistica oltre a tutta una serie di attività collaterali all’interno del Castello Carlo V per la durata di cinque anni. Le cifre intascate sarebbero ragguardevoli: 73mila e 244 euro tra la voce ingresso mostre e l’ingresso nel castello oltre al servizio bookshop.

Dopo la requisitoria, ha discusso l’avvocato Michele Reale, per conto del Comune di Lecce (parte civile al processo), e gli avvocati difensori Amilcare Tana e Luigi Quinto. Nella prossima udienza, il prossimo 12 gennaio, si chiuderanno le discussioni della difesa, con l’arringa dell’avvocato Ivana Quarta. Subito dopo il giudice per l’udienza preliminare Alcide Maritati si chiuderà in camera di consiglio per emettere la sentenza.