Il Sedile

“Città Fertile” si presenta

Chi è, da chi è composta, cosa fa….ed i 1.500 euro

Lettere/Galatina/ Rino Carluccio di Città Fertile

Egregia redazione del ilsedile.it

Proviamo a rispondere, per quanto ci compete, alle vostre legittime domande  apparse nell’articolo del 14 febbraio scorso in merito alla nostra associazione e al corso di ciclo-meccanica tenutosi per la comunità galatinese.

SU CITTA’ FERTILE.

L’associazione culturale Città Fertile, gruppo tecnico orizzontale per le strategie urbane partecipate, il cui attuale presidente è l’architetto Livianna Curri di locorotondo (BA), è nata proprio a Galatina nel 2009. Nel 2011 si è trasferita a Lecce. Dal 2009 opera in tutta la Regione Puglia. E’ una associazione fatta da professionisti che a vario titolo e da diverse ottiche si occupano di qualità urbana e sostenibilità ambientale.

La sua missione è quella di introdurre le pratiche partecipative e inclusive entro le politiche pubbliche, specie nel campo della pianificazione urbanistica e delle trasformazioni urbane, tra cui la mobilità sostenibile. Il nostro credere è quello che un comune ragionare in materia urbanistica e sui valori del territorio sia questione irrinunciabile ed indifferibile per tutti, perché ogni cittadino è portavoce di un comune e straordinario patrimonio di esperienze, speranze e sogni.

Tra gli altri soci della nostra associazione ci sono:

–        Rino Carluccio socio fondatore, pianificatore territoriale, attuale vice-presidente e referente del progetto in questione nonchè portavoce dell’associazione in questo comunicato.

–        Fedele Congedo, primo presidente, socio fondatore, architetto e cittadino galatinese.

–        Fabio Dell’erba, socio fondatore, attuale membro del direttivo, architetto e cittadino galatinese.

Per il quadro complessivo sui nostri associati e sulle nostre iniziative rimandiamo al nostro sito www.cittafertile.it

SUL PERCORSO PER GALATINA CICLABILE.

Il corso di ciclo-meccanica e la fase di start-up della ciclofficina popolare BICIVETTA sono la parte conclusiva di un percorso di formazione “non formale” denominato “contesto mobile – laboratorio partecipato per Galatina Sostenibile”, fatto con i ragazzi del liceo scientifico A. Vallone di Galatina, inserito entro il programma regionale Mente locale e l’azione PugliApedali.

Il laboratorio “Contesto Mobile” ha spinto circa 30 ragazzi diciottenni Galatinesi ad interrogarsi sulle modalità di trasporto per vivere e attarversare una città dalle medie dimensioni, su come le pratiche quotidiane di ognuno di noi possano influire sulla qualità della vita complessiva, su come la bicicletta possa essere il vettore ideale per gli spostamenti cittadini, e su come poter creare delle infrastrutture materiali e immateriali per rendere Galatina una città più ciclabile, e dunque più sostenibile.

Tra le idee di possibili infrastrutture immateriali è emersa anche quella di far nascere una ciclofficina popolare sull’esempio di molte cittadine italiane: un presidio fisso dove poter diffondere la cultura della ciclabilità e le forme di auto-aggiustaggio della bicicletta secondo una schema di diffusione dei saperi in via d’estinzione e di economia della reciprocità.

Lo start-up di una ciclofficina popolare è stato saggiamente sostenuto dalla locale amministrazione e in particolare dall’assessorato alle politiche giovanili, concedendo il comodato d’uso di alcuni spazi e un piccolo contributo utile all’acquisto degli strumenti e al perfezionamento di un corso di ciclomeccanica.

SUI RISULTATI DEL PERCORSO.

Grazie al laboratorio “contesto mobile” e al corso di ciclomeccanica è nata una associazione locale denominata “BICIVETTA” con l’intento di stimolare promuovere e sostenere la ciclabilità urbana a Galatina. L’associazione è composta da circa 30 giovani Galatinesi e si prefigge di continuare in maniera del tutto volontaristica l’azione di ciclofficina popolare avviata durante il corso di ciclomeccanica. Non pensiamo sfugga l’importanza di avere costituito non solo uno spazio attrezzato dove poter auto-ripararsi la bicicletta, ma anche un gruppo attivo di persone giovani pronte a sostenere iniziative per la ciclabilità cittadina. Come crediamo non sfugga l’importanza che l’utilizzo della bicicletta come abituale mezzo di trasporto possa avere per restituire una maggiore qualità ambientale alla città di Galatina, sostituendo  in parte gli spostamenti veicolari, e favorendo l’eliminazione di congestioni nelle ore di punta. Allo stesso modo ci sembra superfluo indicare come la diffusione di piccole nozioni di auto-riparazione e di sicurezza stradale (come il light design) nel bagaglio della cultura “materiale” di ogni ciclista o potenziale ciclista urbano sia un passaggio essenziale per promuovere questo atto di rivoluzione dolce che è la ciclabilità urbana per Galatina.

 

Pur non volendola convincere, noi crediamo fermamente che  “anche la meccanica della bicicletta è cultura”, e siamo lieti di non essere soli in questo credo, ma che in piena sintonia con noi ci siano l’amministrazione comunale di Galatina che ha sempre sostenuto le iniziative, una comunità di giovani locali che ha intrapreso da sola la strada da noi avviata (l’associazione bicivetta), Il liceo scientifico Vallone che ha sperimenatto per primo il percorso, la Regione Puglia che ha mosso le energie in questa direzione, una serie di associazioni locali che hanno partecipato a vario titolo alla strutturazione del percorso: ciclofficina popolare Knoss di lecce, collettivo di designer scie urbane, associazione Mo.Bici, associazione Salento bici tour;

e in ultimo la comunità europea che anche grazie al nostro percorso contesto mobile-spazio BICIVETTA ha accettato la candidatura del Comune di Galatina nella rete CIVITAS, una rete europea di città che puntano sulla mobilità dolce.

http://www.civitas.eu/content/galatina

SUL CONTRIBUTO DI 1500 EURO.

In merito al contributo di 1500 euro lorde riconosciuto dal Comune alla nostra associazione si precisa che al netto dell’iva già versata, la somma (1170 euro) è stata nella maggior parte ( circa 670 euro, tutte giustificabili) spesa per l’acquisto di utensili, attrezzature e materiale di consumo per la ciclomeccanica, di fatto già donate all’associazione bicivetta e quindi utilizzabili da tutti i cittadini galatinesi i giovedi pomeriggio per auto-riparare la propria bici, in piccola parte (100 euro)  come materiale informativo. Solo un contributo di 400 euro è stato utilizzato come rimborso spese per ben 3 ciclo-meccanici della ciclofficina popolare Knoss di Lecce  e 2 light designer del collettivo scie urbane, per un ciclo di 4 incontri sulle tecniche di autoriparazione della bici e di illuminazione per la sicurezza stradale, seguito da circa 40 cittadini galatinesi.

Ringraziandovi , senza retorica, per aver svolto puntigliosamente il ruolo di guardie mediatiche delle economie pubbliche, e sperando di aver chiarito ogni dubbio vi invitiamo:

– a passare dallo Spazio Bicivetta ogni giovedi pomeriggio, naturalmente in bici.

– a prendere parte alle prossime iniziate pubbliche di diffusione dei nostri percorsi di inclusione sociale e progettazione partecipata, e ci rendiamo disponibili per ogni chiarimento anche tramite incontri diretti e o interviste sulla vostra testata.

– a dare diffusione alla nostra risposta, almeno pari a quella dell’articolo apparso lo scorso 14 febbraio sul vostro sito, dal quale potrebbe se non rettificata emergere un’immagine diversa e distorta dei fatti e della nostra associazione.

Cordiali saluti.

 

Egr. sig. Carluccio,

E’ sempre stato ben lungi da me il giudicare la bontà di un’idea, di una iniziativa o anche il semplice desiderio da parte di qualcuno di voler fare qualcosa. E’ ben altro il motivo per cui a volte può sembrare, da parte mia, un eccessivo spirito critico nei confronti dell’alveare di associazioni, e non solo, che ruotano interessatamente intorno all ‘Amminsitrazione Comunale. Non è certamente l’entità del contributo dato a Città Fertile ad essere in discussione, sono delle briciole, ma è il metodo, è una mentalità che ha preso talmente corpo e sostanza, sostenuta ed incoraggiata da una classe politica alla ricerca di facili consensi, che ormai sembra si sia radicata nella mentalità in maniera talmente forte che sta portando sempre più a distorcere il concetto puro di associazionismo e di volontoriato.

Nel 2010 alla fine dell’esperienza della Giunta Antonica subentrò il Commissario Prefettizio dott. Capuano. La prima cosa che fece è il far sapere a tutti che trovandoci in periodo di vacche magre, stante il perdurare della crisi, non avrebbe messo a disposizione un solo euro delle finanze pubbliche se non per necessità primarie della città e di pubblica utilità. Così fu.

Ora io le chiedo, ritiene che i tempi attuali siano migliori o peggiori rispetto al 2010? Io credo siano peggiorati. Ritiene che la città non abbia priorità indifferibili da privilegiare ma che vengono messe da parte a vantaggio spesso dell’effimero? Io ritengo siano tante: dalle strade ai monumenti, dalla scuola all’ambiente. Provi a recarsi presso uno degli uffici comunali come cittadino e chieda un intervento su una buca, su un albero pericolante, su un marciapiede, si sentirà rispondere che non ci stanno soldi. In cambio abbiamo oltre il 50% del patrimonio immobiliare del Comune dato gratuitamente ad associazioni di ogni genere di cui una larga parte non paga neanche la corrente elettrica che consuma. Vuole un altro dei tantissimi esempi che potrei farle? Lo scorso anno per il carnevale furono messi a disposizione circa 7.000 euro e chi più volle fare “volontariato”. Quest’anno che non ci son stati soldi i volontari sono andati volontariamente in esilio. Neanche un progettino per coinvolgere le scuole che solitamente partecipano, quelle si, per puro volontariato insieme ai genitori e qualche nostalgica.

Quando parlo di metodo sig. Carluccio intendo tante cose messe insieme compresa la disinvoltura con cui operano i nostri amministratori quando hanno a che fare con soldi e patrimonio pubblico. Nell’articolo di cui ci siamo occupati di Città Fertile, non erano come già detto tanto i 1.500 euro. Ci stavano delle domande ben precise a cui nè lei nè l’assessore Coccioli avete dato una risposta. L’ex mercato coperto, avevamo chiesto, è agibile? E se è agibile lo è anche per ospitare attività socio-culturali come la vostra? Sicuramente no, l’ex mercato coperto è una struttura commerciale, è stata chiusa perchè inagibile e bisognosa di interventi di manutenzione straordinaria e non è assolutamente idonea ed agibile ad ospitare iniziative ed attività come quelle di Città Fertile.

Ecco sig. Carluccio è contro questo modo di concepire e di agire che trovo difficoltà a raffrontarmi con questa classe politica che ci sta governando, passerò volentieri a trovarvi per il piacere di scambiare opinioni ed idee ma non cambierò di certo idea sul fatto che possa e debba essere questo il modo migliore di governare e far crescere la nostra città.  Spero di aver chiarito il mio pensiero ed anche la linea editoriale, a tal proposito, del Sedile che resta in ogni caso sempre a vostra completa dipsosizione per ogni esigenze pubblicistica e diffusionale delle vostre iniziative e manifestazione sul territorio. Cordiali saluti. (p.z.)    

   

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