Cronaca/ di Redazione
Sotto stress le api in Puglia per il clima pazzo che non dà tregua alternando fenomeni siccitosi a bruschi crolli delle temperature, mancanza assoluta di piogge a nubifragi e gelate, con l’effetto del crollo della produzione di miele.
E’ l’allarme di Coldiretti Puglia sugli effetti del maltempo con il crollo dell’80% della produzione di miele per le gelate che hanno bruciato i fiori dei ciliegi.
L’inverno bollente e la pazza primavera – sottolinea Coldiretti Puglia – hanno creato gravi problemi agli alveari con il maltempo che ha compromesso molte fioriture e le api che non hanno la possibilità di raccogliere il nettare. Il poco miele che sono riuscite a produrre- spiega la Coldiretti – se lo mangiano per sopravvivere.
In Puglia il settore ha mostrato un grande dinamismo negli ultimi 10 anni, nonostante il difficile andamento climatico che ha determinato il crollo della produzione di miele ‘made in Italy’, mentre il mercato è letteralmente invaso da prodotto straniero, falsamente etichettato come miele che subisce fermentazioni, pastorizzazione, ultrafiltrazione, aggiunto a miscelazione di pollini, “taglio” con zuccheri quali quello derivato dal riso.
Per essere certi di portare in tavola miele ‘made in Italy’ occorre verificare – consiglia Coldiretti – con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica.
Rilevanti sono le importazioni dall’estero con quasi la metà di tutto il miele estero in Italia arriva da due soli paesi Ungheria con oltre 11,3 milioni di chili e la Cina con 2,5 di chili ai vertici per l’insicurezza alimentare, conclude Coldiretti.