Politica/Francesco Colaci, coordinatore cittadino MRS Galatina
«Mi ero ripromesso di non intervenire nella tediosa polemica sull’ospedale di Galatina. Ritengo che cercare di attribuirsi una primogenitura o un’esclusiva negli sforzi per la salvaguardia del nosocomio sia puerile ed insignificante, come pure il voler cercare a tutti i costi una polemica inesistente tra ruoli e figure istituzionali che, viceversa, fanno ciò che devono e possono, in una situazione obiettivamente compromessa.
Il plauso di una parte dell’opposizione all’iniziativa del Sindaco che ha chiesto un incontro istituzionale con il direttore generale dell’Asl, mi faceva ritenere che fosse cambiata l’aria e che fosse dimenticata la “sindrome dei polli di Renzo” di manzoniana memoria. Purtroppo, mi ero illuso e gli ultimi interventi ne sono la prova lampante. Si rende dunque necessario rimettere ogni cosa al proprio posto e fare chiarezza.
Alla luce del vigente piano di riordino ospedaliero, il destino del presidio di Galatina è quello di ospedale di base, destinato alla definitiva “riconversione” (chiusura o trasformazione in altro) a seguito dell’entrata in funzione del nuovo ospedale di Maglie/Melpignano (R.R.n.23/2019, così come modificato dal R.R.n.14/2020).
Se questo è il destino di lungo periodo, in ragione del tempo si spera lungo di realizzazione del nuovo ospedale, il destino nel breve periodo è ancora più fosco: il personale è sotto organico in ogni reparto e i trasferimenti e gli incrementi più volte promessi sono rimasti sulla carta, come recentemente denunciato dalle rappresentanze sindacali.
A fronte di questa grave situazione si è assistito ad un nuovo impegno, da parte di questa amministrazione cittadina che – creando un’apposita commissione consiliare e stimolando i rapporti politici e la diplomazia istituzionale ha creato una nuova attenzione sull’ospedale – che si è concretizzata nello sblocco di alcuni finanziamenti che, a voler pensar male, sarebbero altrimenti finiti altrove.
Noi abbiamo continuato a fare ciò che facevamo prima delle elezioni, prima, durante e dopo la pandemia: abbiamo chiesto al nostro consigliere regionale Paolo Pagliaro di rinnovare e continuare il suo impegno per la nostra città, ponendo un occhio di riguardo nell’inserire il nostro ospedale nel programma di visite ispettive istituzionali. Ne è venuta fuori una relazione impietosa sullo stato dei reparti ospedalieri e sulle numerose carenze riscontrate. È seguita una repentina risposta del direttore generale, contenente rassicurazioni e indicazioni di intervento che necessitano di riscontro e controllo. Ne è scaturita inoltre una convocazione istituzionale del direttore generale da parte del consigliere Pagliaro nella Commissione Sanità del Consiglio regionale, al fine di riferire formalmente e prendere precisi e puntuali impegni.
Abbiamo chiesto al nostro consigliere, per quanto debba occuparsi di altre quindici strutture ospedaliere del Salento, di rendere l’ispezione istituzionale una tappa periodica, dal momento che nel tempo abbiamo ascoltato tante e tali rassicurazioni da parte di direttori generali e presidenti di Regione, che ci hanno causato un cronico ed irreversibile scetticismo.
Continueremo quindi a denunciare lo stato reale del nostro ospedale e non ci fermerà il vociare insulso di chi cerca polemiche dove non vi sono. Credevo che la domanda retorica, comparsa sui media alcuni giorni or sono, su chi avesse ragione sulla situazione dell’ospedale, tra la Commissione comunale ed il consigliere Paolo Pagliaro e il Movimento Regione Salento, fosse un errore veniale cui non dare troppa retta. Dato che è stata riproposta, insinuando una fantomatica contrapposizione con il consigliere Pagliaro, cui il Sindaco non avrebbe dato conto, mi tocca rispondere, mio malgrado. Hanno ragione entrambi: la Commissione comunale e il Sindaco, per i loro poteri e competenze, non possono che fare ciò che egregiamente fanno, stimolando i rapporti istituzionali per cercare di migliorare una situazione poco emendabile, a legislazione invariata. Noi, tramite il nostro consigliere regionale denunciamo e rileviamo la situazione reale, senza nascondere nulla, perché la solita tecnica di mettere la polvere sotto al tappeto non lasci nel dimenticatoio la sorte del nostro ospedale.
Entrambe le strade sono fondamentali ed animate da uno spirito comune.
Solo una nota risulta stonata: la voce di chi, al solo fine di fare polemica sterile ed improduttiva, si arrovella a cercare distinguo, polemiche, esclusive e primogeniture. A costei diamo un consiglio non richiesto: usi il suo ruolo di autorevole esponente del partito di maggioranza alla Regione per migliorare la sorte del nostro ospedale, magari sponsorizzando il suo funzionale collegamento al Policlinico Fazzi e, magari – associandomi alla richiesta che le ha fatto un “compagno galatinese” – ricordando a Emiliano quanto le ha promesso in campagna elettorale».