Cronaca/ di Coldiretti Lecce
Invasione di cicale e cimici in provincia di Lecce, nelle campagne dove gli agricoltori hanno provveduto a reimpiantare le piante di ulivo dopo gli espianti di ulivi morti a causa della Xylella fastidiosa, mentre nei centri urbani sciami di cimici di campagna costringono nei centri abitati i cittadini a barricarsi in casa con porte e finestre chiuse.
A denunciare l’ennesima piaga che sta affliggendo parte della penisola salentina è la Coldiretti Lecce che sta mappando estensione ed entità del fenomeno. “Lo scenario nelle campagne a Ugento, Melissano, Presicce, Acquarica del Capo, Racale, Taviano, Taurisano ha dell’incredibile, perché le cicale saltano sulle auto e attaccano le piantine giovani di ulivo, appena piantumate, con gravi danni su foglie e sui rami che arrivano addirittura a spezzarsi”.
Siamo di fronte – conclude la Coldiretti – ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano con una tendenza al surriscaldamento che si è accentuata negli ultima anni ma anche con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ed anche l’aumento dell’incidenza di infezioni fungine e dello sviluppo di insetti che colpiscono l’agricoltura.
Se le cimici provocano fastidio perché si posano su porte, mura delle case e parabrezza delle auto, le cicale, succhiando la linfa, procurano danni alla vegetazione ed in particolare si possono notare decolorazione, disseccamento e malformazioni – arricciamenti e rigonfiamenti – delle foglie, conclude Coldiretti Lecce.