Poste Italiane tenta di pagare interessi ridotti rispetto a quelli stabiliti contrattualmente sui buoni
Continuano le sorprese per molti risparmiatori che hanno la spiacevole sorpresa di vedersi rimborsare i buoni fruttiferi sottoscritti molti anni prima (emessi da Cassa Depositi e Prestiti e collocati da Poste Italiane) con somme ridicolmente inferiori a quelle in essi indicate.
A fronte di tali episodi, Adiconsum continua ad assistere chi vuole far valere i propri diritti e cerca di ottenere la differenza tra quanto indicato sui buoni e quanto, invece, viene corrisposto alla scadenza da Poste Italiane.
Le Poste, infatti, ridurrebbero gli interessi relativi ad alcuni buoni fruttiferi contratti alcuni anni orsono, in ragione di decreti ministeriali che più volte la giurisprudenza non ha ritenuto applicabili.
Oltre a varie recenti sentenze sulla questione, vale ricordare che l’Arbitro Bancario Finanziario ha stabilito che, ai fini della capitalizzazione, valgono solo le condizioni scritte sul buono e non i decreti ministeriali.
A supporto di ciò vale la sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione, n.13979/07, nella quale viene affermata la prevalenza delle condizioni apposte sul titolo rispetto a quelle stabilite da un decreto, ribadendo che è contrario alla funzione stessa dei buoni postali il fatto che le condizioni alle quali l’amministrazione postale si obbliga siano diverse da quelle rese note al risparmiatore.
Chiunque fosse interessato a risolvere problemi come quelli su esposti, può rivolgersi alla sede di Adiconsum al fine di riottenere gli interessi contrattati al momento dell’investimento.