Ancora tu…ma non dovevamo non rivederci più?

Rubriche/Opinioni/di Veronica Romano.

Non c’è frase decisamente più banale di quella che, nel bel mezzo di un discorso, qualcuno spara quasi con incredulità :

IL TEMPO PASSA.

Eh si, è proprio così.

Sembra ancora ieri e siamo già alla vigilia delle nuove elezioni amministrative nella mia città, la CITTA’ del PASTICCIOTTO, felicemente amministrata, si fa per dire, da ALLEGRI PASTICCIONI, tanto per non cadere nella volgarità.

Questa amministrazione, si avvia al termine dopo cinque anni anonimi, cinque anni persi da una città che non poteva perdere altro tempo.

Sono mancati gli ingredienti per fare “qualità”, non si poteva fare di meglio.

E’ mancata la squadra, è mancato il peso nei contesti che contano, è mancata una visione di città, il disegno di una città.

Non lasceranno traccia, raccoglieranno i voti delle clientele, dei favori fatti in questi anni, ma non raccoglieranno un solo voto attorno a un programma, attorno ad un progetto di città.

Un vecchio sistema che ha già fatto sin troppo male.

Non sono riusciti a fermare quel lento e inarrestabile declino del paese, ed è stata una vera tristezza.

Come diceva la mia brava maestra, in molti hanno “riscaldato la sedia” e magari il solo fatto di essere consiglieri, assessori o altro, li ha fatti sentire importanti. E questo bastava.

C’è bisogno di uno strappo, di un cambio di passo, basta sopravvivere guardando al passato, ricordando la straordinaria bellezza di “ come eravamo”.

Bisogna ricostruire, bisogna fare rumore.

Riflettere colpevolmente su quanto è costato alla città il “tempo perso”, tutto il tempo perso.

Tutto il tempo in cui si è confuso il “servizio” con il “potere”.

C’è un gran bisogno di aria nuova, di politica nuova, c’è bisogno  di qualcuno che prediliga l’ESSERE piuttosto che l’APPARIRE, c’è bisogno di qualcuno che prediliga la SOSTANZA e non  l’APPARENZA.

C’è bisogno che la politica si tinga sempre più di umanità, che guardi sempre ai problemi della gente e che non sia nemmeno sfiorata dall’idea di utilizzare per fini elettorali quei bisogni, raccontando come facili, soluzioni impossibili, rubando voti e fiducia che irrimediabilmente si trasformano e ben presto, in rabbia  e sfiducia.

Politica ed umanità devono sovrapporsi, devono camminare insieme, devono stare insieme. Sempre.

Già si affacciano in giro probabili nuovi candidati, nuovi candidati sindaci. Si riconoscono subito perché prima non si vedevano mai  ed ora sono in giro con i vestiti della domenica, sbarbati e profumati, si vedono in villa, li incontri davanti al bar, al mercato, forse anche  al supermercato.

Si rivedono nuovamente in giro, dopo essere stati per ben cinque lunghi anni rintanati nelle loro comodità.

Si vedono ragionare con passione, impegnati in intelligenti ragionamenti, più grandi di loro, (non ci vuole troppo), li vedi gesticolare per far capire che, almeno loro, capiscono quello che stanno dicendo.

Salutano vecchi amici, parenti e conoscenti.

Qualche “cattivo” potrebbe dire che sono “come le cozze”, io no, non userò mai un termine così offensivo per le “cozze”.

Ovvio come in tutte le cose qualcosa o qualcuno e forse più da salvare,  c’è sempre, peccato che quel qualcosa o quel qualcuno, si è perso in un contesto mediocre, in un contesto al ribasso.

Oggi è domenica, a quest’ora sono già in giro, hanno messo la sveglia, faranno al volo qualche accordo, giureranno eterna  coerenza che durerà solo qualche ora, dispenseranno qualche sorriso, distribuiranno qualche stretta di mano tra un caffè, un bignè e qualche battuta così, tanto per fare simpatia.

Uniti in gruppi o gruppetti, saranno amici o nemici, alleati o sfidanti. Chissà ..!!!!!

Per il momento, tanti auguri ai candidati e  BUONA DOMENICA

a tutti gli altri.