Dopo tanti silenzi ecco finalmente la verità. Alla ditta De Pascalis andranno 15.616 euro Iva inclusa.

Cronaca/ di Redazione

Galatina – Avevamo ragione a chiederci cosa si nascondesse dietro a tanto ritardo e tanti silenzi. Ed avevamo ragione a ritenere che fosse impossibile che tanto ritardo e tanti silenzi fossero dovuti solo a fattori marginali e di ordinaria manutenzione.

Il CCR non avrebbe dovuto ne potuto essere neanche aperto perché privo di alcuni requisiti indispensabili per la sua agibilità ma la smania di propaganda e protagonismo di facciata, del sindaco Amante e dell’assessore all’Ambiente Dettù, ha avuto avuto la prevalenza sulla ragione.

A darne comunicazione ed informazione è la determina n. 29 del 15 gennaio 2019 a firma del dirigente della Direzione Territorio e Qualità Urbana.

In essa il Dirigente scrive che realizzata la struttura la Provincia di Lecce : “Con determinazione n. 488 del 20.11.2018 ha rilasciato Autorizzazione allo scarico delle acque di prima pioggia ai sensi dell’art. 15, comma 6, del R.R. n. 26/2013 a condizione che le opere fossero state adeguate al R.R. n. 26/2013″

Il che non era stato fatto. Infatti continua il Dirigente affermando che: “Rendendosi necessario adeguare il sistema di depurazione delle acque di prima e seconda pioggia dei piazzali, il CCR è stato temporaneamente chiuso e la direzione Territorio e Qualità Urbana, ha redatto un progetto di trattamento delle acque dei piazzali, conforme al R.R. (Regolamento Regionale n.d.r.) 26/13 ed agli atti dell’ufficio”

Pertanto acquistato dalla Ditta Edilpref di Oria un impianto per il trattamento delle acque dei piazzali, essendo necessaria la messa in opera dell’impianto, con rilascio delle relative certificazioni è stato richiesto a 4 operatori economici un preventivo di spesa.

Soltanto 3 hanno fatto pervenire il proprio preventivo di spesa e dalla loro esamina il più conveniente per l’Amministrazione Comunale sarebbe risultato “in considerazione della immediata disponibilità dell’esecuzione dei lavori” quello offerto dalla ditta Pietro De Pascalis s.r.l. con sede a Galatina (LE), che ha offerto l’importo di €. 12.800,00 oltre IVA 22% pari ad €. 2.816,00 e così per complessivi €. 15.616,00;

Una procedura espletata senza neanche un Avviso Pubblico che invitasse chi ne avesse avuto voglia a presentare una manifestazione di interesse. Ha fatto tutto il Dirigente come se fossero i lavori di casa propria. Non stiamo con questo dicendo che sia stato commesso nulla di illegittimo ne di illegale stiamo solo dicendo che tutte le belle parole usate nell’Avviso Pubblico per l’affidamento della gestione dello IAT (peraltro il dirigente è lo stesso) tipo “non discriminazione”, “parità di trattamento” “rotazione e trasparenza” sono andate a farsi benedire.

Se al tutto aggiungiamo che trattasi di un’azienda (quella assegnataria) in cui un consigliere comunale di minoranza in forma diretta o indiretta è parte interessata, bisognerebbe concludere che anche laddove non vi fosse (ma i dubbi sono tanti) un mero conflitto di interesse materiale almeno quello morale ci dovrebbe stare tutto ed il consigliere a nostro modesto parere avrebbe dovuto farsene carico.